San Filippo del Mela, ”Arancia Meccanica”, 7 misure cautelari

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Stazione di San Filippo del Mela, ”Arancia Meccanica”
Foto conferenzaEseguite dai Carabinieri 7 misure cautelari (3 ai domiciliari e 4 obbligo di presentazione alla P.G.) per 2 diversi episodi caratterizzati da efferata violenza.

Nei giorni scorsi, i carabinieri della Stazione di San Filippo del Mela agli ordini del Luogotenente Rocco Romeo, hanno eseguito 7 misure cautelari emesse dal Tribunale di Barcellona P.G. – ufficio G.I.P, su richiesta della Procura di Barcellona, per due diversi episodi entrambi caratterizzati da una brutale violenza.
I due episodi benché appartenenti a due ambiti differenti e avvenuti in diverse circostanze di luogo e di tempo, hanno come comune denominatore : la giovane età degli aggressori, l’aver agito in “branco” e la particolare violenza.
Il primo episodio risale al 09 marzo 2014.
La vittima, una 32enne di Santa Lucia del Mela, poco dopo le 20, stava andando a prendere al lavoro a San Filippo una sua amica a bordo della sua autovettura. Giunta nella frazione Cattafi, si trovava di fronte un soggetto a lei conosciuto che le imponeva di arrestare la marcia. A quel punto la vettura veniva circondata da quattro malintenzionati che dopo aver aperto lo sportello del veicolo la trascinavano fuori e cominciavano a colpirla, prima con calci e pugni, e poi con un bastone di legno alla testa. Al termine dell’agguato, i quattro saltavano a bordo del veicolo e consumando così la rapina si davano alla fuga con il mezzo rubato. La vittima, ferita e sotto shock per l’accaduto, veniva soccorsa prima dai Carabinieri e poi dai sanitari dell’Ospedale di Milazzo che la giudicavano guaribile in una decina di giorni.
I Carabinieri della Stazione di San Filippo del Mela cominciavano così una serrata attività di indagine per ricostruire quanto accaduto e individuare i responsabili. Nel corso delle indagini, due giorni dopo la rapina, gli operanti rinvenivano, abbandonata a Pace del Mela, la vettura illecitamente sottratta, sulla quale veniva eseguito un accurato sopralluogo e degli accertamenti tecnici da parte del RIS di Messina. Gli operanti attraverso gli accertamenti tecnici e le testimonianze raccolte riuscivano a ricostruire l’intera dinamica e a individuare compiutamente i responsabili.Otera Fulvio
Al termine degli accertamenti, su richiesta dalla Procura di Barcellona, che concordava pienamente con i riscontri investigativi dei Carabinieri, venivano sottoposti a misure cautelari, per rapina in concorso e lesioni personali aggravate:
Otera Fulvio, 33enne, di San Filippo già noto alle forze dell’ordine, sottoposto agli arresti domiciliari;
Otera Marco, 22 enne, fratello di Fulvio, di San Filippo già noto alle forze dell’ordine, sottoposto agli arresti domiciliari;
Maiorana Raffaele, 19enne, di Pace Del Mela, già noto alle forze dell’ordine, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria;
Manuri Tindaro, 33enne, di Pace Del Mela, già noto alle forze dell’ordine, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Il secondo episodio risale al 16 luglio 2014.
Otera MarcoPresso il centro sportivo dell’Oratorio Giovanni Paolo II di Olivarella a S. Filippo del Mela, si stava disputando la finale di un torneo di calcio a 5, organizzato dal locale parroco e denominato torneo “dell’amicizia”. Nonostante il riferimento all’amicizia, in campo si respirava un clima teso. Una delle due squadre era sotto di alcuni goal, soprattutto a causa di un giovane attaccante, dal fisico esile ma dal grande talento, che da solo aveva segnato otto reti. Nella squadra che si avviava a perdere cresceva il nervosismo e soprattutto la frustrazione verso il giovane attaccante considerato la causa principale della dura sconfitta. A un certo punto, uno dei calciatori avversari, incassato l’ennesimo goal, in preda alla rabbia colpiva il giovane attaccante con una testata e con calci e pugni. Sugli spalti ad assistere all’incontro c’era anche il fratello maggiore del giovane attaccante, un 29enne di S. Filippo che fa il cameriere in Germania, che vista l’aggressione in corso, cercava di entrare in campo per difendere il suo germano. Giunto al cancello d’ingresso del campo, il fratello maggiore vedeva due giocatori della squadra avversaria che prima insultavano e poi aggredivano l’arbitro. Tentava comunque di entrare in campo ma un calciatore avversario, prima gli ostruiva l’ingresso e poi lo colpiva con calci e pugni. In pochi istanti il 29enne si trovava circondato da tre calciatori della squadra avversaria che lo aggredivano con particolare ferocia, tanto da farlo cadere sul tavolo dove erano esposte le coppe, trofei del torneo. La vittima veniva aggredita più volte con calci e pugni fino a che uno degli aggressori raccoglieva addirittura una coppa da premiazione, di marmo e metallo, caduta a terra e lo colpiva con questa duramente e ripetutamente al viso.Mazzeo Antonino
Il 29enne, gravemente ferito a seguito della vile aggressione dei tre, veniva trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Barcellona dove gli veniva diagnosticato un trauma cranico-facciale con varie fratture e la perforazione di un timpano, lesioni gravissime guaribili in più di un mese.
I Carabinieri di San Filippo del Mela poco dopo l’aggressione cominciavano una serrata attività di indagine per ricostruire con esattezza le fasi dell’aggressione e individuare i responsabili. Al termine degli accertamenti, su richiesta dalla Procura di Barcellona, che concordava pienamente con i riscontri investigativi dei Carabinieri, venivano sottoposti a misura cautelare, per lesioni gravissime in concorso:
Mazzeo Antonino, 30enne di Barcellona P.G., già noto alle forze dell’ordine, sottoposto agli arresti domiciliari;
Fiore Giovanni, 25enne di Milazzo, già noto alle forze dell’ordine, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria;
Dama Giuseppe, 28enne di Milazzo già noto alle forze dell’ordine, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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