10 novembre 2014, secondo appuntamento a San Giorgio nel salone parrocchiale.
Ospite d’onore virtuale Roberto Vecchioni con le canzoni “Il cielo di Austerlitz” e “Il miracolo segreto”.I due relatori, la prof.ssa Nunziatina Bartolone e Padre Pio Sirna , per parlare del Tempo, hanno pensato bene di interpellare il grande poeta della musica italiana. Il cantautore, ne “Il cielo di Austerliz”, ispirandosi al romanzo “Guerra e pace”, ha rappresentato il suo personaggio, il principe Andrej, sul punto di morire con gli occhi rivolti al cielo: negli ultimi istanti della sua esistenza l’uomo, non più interessato a rincorrere il tempo, riflette sulla vanità e sul valore della vita. Quella vita a cui il “nano francese” ha deciso, nel suo delirio di onnipotenza, di porre fine. Il principe vede Dio e il tempo sempre più lontani, ma tanto più acquisisce la consapevolezza che “gli uomini sono un’avventura straordinaria, mentre il “nano francese” è “meschino come la sua vittoria”. Nella terra desolata dove solo il “nano francese” ha ribaltato il destino di Mosca, il principe Andreij, messosi in diretto contatto con Dio, ha l’occasione di valutare il tempo. Anche il condannato a morte protagonista della canzone “Il miracolo segreto” desidera “un anno in più di vita” “per riscrivere parole” e chiede il tempo per “poter ricordare”.
L’importanza del tempo, come ha ricordato la prof.ssa Bartolone, è da sempre oggetto di attenzione da parte di santi e filosofi. Sant’Agostino ha definito il tempo “eterno presente”: non è passato né futuro. A tal proposito la docente ha citato la storia delle guide tibetane che sono giunte sulla cima del monte, ma si sono fermate perché avevano lasciato indietro le loro anime. Successivamente, chiamato in causa il filosofo Bergson, ha sottolineato l’importanza da lui attribuita alla differenza tra tempo e durata e, di conseguenza, al valore della memoria. Di essa sono custodi gli anziani ai quali è stato riservato un pensiero affettuoso da parte di alcuni partecipanti all’incontro. Padre Pio ha poi affermato che siamo consumatori di tutto, anche di tempo, e non ci rendiamo conto della qualità; basta farsi un esame di coscienza: se viviamo intensamente l’attimo, non ci sarà il problema di quante cose fare ma di come farle.La sinergia dei due mentori ha sollecitato notevoli spunti di riflessione. Il pubblico, formato in maggior parte da adolescenti, ha ascoltato con attenzione; alcuni sono intervenuti sottolineando che fortunatamente la nostra è una società sana e che i valori del nostro patrimonio costituiscono un antidoto efficace alla diffusione di certe”mode”-ultima quella di sferrare calci e pugni a ignari passanti- che invece sono la negazione evidente del più elementare senso di umanità. Gestire il tempo in termini di qualità è la scommessa vincente per le nuove generazioni che devono impegnarsi per far sì che possiamo tornare a essere protagonisti della storia.
Facciamo tesoro di queste riflessioni e concediamoci insieme una pausa il prossimo 24 novembre, alle ore 20,00, presso il salone parrocchiale di San Giorgio, per visionare il film “Profumo di donna”.
Anna Milici