Seminario formativo – Life long learning
Vivere una scuola aperta, quale spazio accogliente e luogo di apprendimenti, socializzazione e confronto rappresenta la chiave di lettura della giornata tematica che si terrà lunedì 3 ottobre presso l’Istituto Tecnico Tecnologico “Ettore Majorana” di Milazzo.
“Life Long learning – Generazioni Connesse” è il titolo del seminario che l’istituto mamertino ha organizzato per celebrare la Festa Nazionale dei Nonni, ricorrenza civile che il Parlamento italiano ha istituito per legge il 31 luglio 2005 e che in numerosi Paesi del mondo ricorre il 2 ottobre, giorno della festa degli angeli custodi.
L’evento costituisce una grande innovazione per la scuola italiana, in quanto non si è mai celebrato nelle scuole del secondo ciclo d’istruzione ma soltanto in quelle del primo ciclo e in particolare in quelle dell’infanzia.
Eppure, i nonni continuano ad essere un pilastro portante della famiglia italiana, soprattutto in un’età come quella adolescenziale caratterizzata da numerosi conflitti genitori figli.
Ed è proprio in quest’ottica che l’Istituto Tecnico Tecnologico Majorana intende rivolgere l’attenzione al ruolo educativo e affettivo dei nonni anche e soprattutto per rinsaldare quell’alleanza scuola famiglia fondamentale nelle delicate relazioni genitori figli, avvalendosi dello spirito di ricerca e innovazione che lo caratterizza da sempre.
L’evento che si svolgerà in modalità Blended, con alcuni autorevoli interventi a distanza e altri in presenza, dall’Aula Magna del Majorana e che sarà inoltre trasmesso sul canale YouTube dell’istituto in diretta streaming nazionale, favorisce l’integrazione tra la dimensione didattica e quella educativa, per un processo di auto-orientamento in linea con i mutamenti della società ed esplicita quel life long learning, formazione e apprendimento per tutta la vita, oggi più che mai essenziale per lo sviluppo armonico e completo della personalità dei giovani cittadini della società odierna e futura.
I lavori prenderanno avvio alle ore 10:00 e, dopo i saluti istituzionali e di autorevoli esponenti del mondo della formazione, sarà moderata dal Dirigente Scolastico del Majorana, prof. Bruno Lorenzo Castrovinci, fautore dell’evento e lieto di accogliere gli illustri relatori, Italo Fiorin, direttore della Scuola di Alta Formazione “Educare all’incontro e alla Solidarietà ” dell’università LUMSA di Roma, Franco Garufi dell’Associazione AUSER per l’invecchiamento attivo, il dott. Giuseppe Muscianisi esperto dei processi cognitivi nella terza età e Guglielmo Rispoli, pedagogista e pubblicista.
Educazione all’incontro e alla solidarietà, rispetto e inclusione, apprendimento permanente, tecnologie e generazioni industriali a confronto, attenzione su come mantenere attivi i processi cognitivi nella terza età alcuni dei temi trattati e che vedranno protagonisti anche UNITRE e LUTE, grazie alla presenza di Claudio Graziano, e il progetto Erasmus plus ITT Majorana con le docenti Fonseca e Trifirò.
“Se è universalmente condiviso e riconosciuto il ruolo psicologico dei nonni nel dialogo tra i componenti della famiglia di tutti i tempi, nello sviluppo evolutivo dei bambini e oggi, più che mai, nella sostanza della definizione di un welfare parallelo a disposizione di figli e nipoti, deve essere altrettanto condivisa, auspicata e alimentata – commenta il preside Castrovinci – la necessità di un dialogo nell’ottica del superamento del conflitto generazionale”.
Ampi spazi di riflessione e dialogo nell’azione educativa del Tecnologico di Milazzo che, tra tradizione e innovazione, promuovono il sapere e la crescita di identità libere e consapevoli attraverso un apprendimento continuato e permanente a indicare l’educazione che dura per tutto l’arco della vita e non solo per gli anni scolastici.
Tenuto conto della natura innovativa dell’evento, lo stesso è stato promosso a livello nazionale dal Movimento delle Avanguardie Educative dell’INDIRE, (Istituto Nazionale Documentazione, Innovazione e ricerca educativa).
Soffia il vento delle Avanguardie sul Majorana, oggi sempre più pioniere di quella ricerca educativa che lo ha costantemente caratterizzato e, allo stesso tempo, di quel modo di fare scuola che riesce a valorizzare la grande ricchezza e sensibilità che è la nostra umanità.