Nunzio e Giuseppe incantano gli anziani della Residenza “Glicine”

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In una location insolita, di fronte ad un parterre d’eccezione, hanno trionfato talento e solidarietà.
Due fratelli di appena 16 e 11 anni sono riusciti, ad intrattenere e commuovere gli ospiti della Residenza “Glicine” con un mix di arte, allegria, rievocando a suon di musica, ricordi di gioventù e spensieratezza.
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Nunzio e Giuseppe, fratelli gioiosani, figli della nostra epoca, ma ragazzi d’altri tempi, sono il frutto dell’ impegno profuso da Tindaro e Lina, genitori attenti e interessati alle loro predisposizioni.
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Ragazzi a modo, di esemplare educazione, frutto di un’attenta vicinanza da parte della famiglia e di uno spiccato talento musicale che son riusciti a coniugare con l’ impegno sociale. Ragazzi che della loro predisposizione artistica ne hanno fatto un successo.
Nunzio inizia all’età di otto anni, scoprendo una vecchia fisarmonica del nonno, impolverata e mai più usata per ragioni di cuore.

Nunzio ne fa il suo strumento. Dapprima lo accorda, poi pigia i tasti e dopo anni di lezioni fai da te, approda all’ Accademia della musica, con diligenza e orgoglio, diventa il creatore artistico di se stesso.
Studia con regolarità quattro ore al giorno, dedica la propria vita a questo strumento e ne fa dello stesso il proprio compagno di viaggio.

Va a scuola con profitto.
Lo segue a ruota il fratello, il piccolo Giuseppe, il quale si diletta in uno strumento anch’esso a mano, il tamburello.
Ciò che desta maggiore scalpore, oltre la musica, è l’essere ragazzini demodé, composti da regole, educazione e familiarità.

Nunzio, oramai bravissimo, spera di intraprendere la strada del Conservatorio; desidera diventare insegnante.
Giuseppe…il meccanico, in quanto appassionato d’auto.

A coronare la kermesse canora , Rossella Cannella, talentuosa artista del gruppo folk “Il Meliuso” : ” … giornata meravigliosa….. Insieme a questi due amichetti talentuosi, perché la cosa più bella è rendere felice gli altri…. “.

Alla Residenza Glicine, hanno regalato momenti sereni, contornati da sorrisi e incanto.
Lo hanno fatto con spirito di puro altruismo e benevolenza gratuita.

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