Soluzioni rifiuti, SRR Catania Metropolitana guarda con interessa l’ipotesi del consorzio pattese

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Soluzione Rifiuti. Il consorzio Cassiopea pronto a finanziare il progetto d’acquisto del Converter da mettere a disposizione delle comunità.

Lo dice il direttore Generale del Consorzio, Giuseppe Pettina, soddisfatto degli ultimi incontri avuti in giro per la Sicilia, quasi una conseguenza diretta dei due convegni-studio, quello di Patti e quello di Castiglione di Sicilia, che il Consorzio ha organizzato nelle settimane passate.

Pettina nei giorni scorsi ha interloquito “positivamente ed in maniera costruttiva“ – afferma – con i vertici della SRR Catania Area Metropolitana, la società consortile per azioni che si occupa del servizio di gestione integrata dei rifiuti.

Questo soggetto giuridico deputato a gestire in via esclusiva il ciclo integrato dei rifiuti nell’ambito territoriale di riferimento che interessa 28 comuni, compresa la stessa città di Catania, aveva partecipato a entrambi i convegni studio. A Castiglione con il suo Presidente Francesco Laudani mentre a Patti con il responsabile tecnico Carmelo Caruso, che non hanno fatto mistero di essere interessati al progetto e di valutarne le qualità, le dinamiche e nel contempo, con un approccio serio e consapevole, anche la stessa fattibilità in relazione all’attuale normativa regionale e nazionale.

Non escludo, dice Pettina, che già nel prossimo anno, dei mini impianti – veri e propri prototipi – possano essere operativi nell’area etnea. Potrebbe essere l’avvio di una vera e proprio rivoluzione culturale, sociale e ambientale.

Del resto a patti Carmelo Caruso, parlando durante i lavori del convegno aveva chiaramente espresso la sua attenzione verso la nuova tecnologia presentata: “siamo una società d’ambito,28 comuni– aveva detto- che spaziano dai piccoli centri, quelli con 7000 abitanti a quelli medio\grossi da 25.000\30.000 abitanti sino a quelli da 50.000 cittadini come Paternò e Misterbianco, e con una Città, Catania che supera i 300mila residenti”.

Quindi un bacino d’utenza ampio e variegato dove si vive una speciale dicotomia, con comuni virtuosi dove si supera il 65% della quota voluta dalla regione siciliana per la raccolta differenziata, ad altri fermi a quote bassissime e dove in città, il porta a porta è partito da pochissimo.

Caruso era stato esplicito “viviamo un particolare momento e siamo in una situazione dirompente per i comuni” ed aveva auspicato, rattristandosene, che “il problema che sta avvenendo in questi giorni potrebbe portare al lastrico i comuni almeno quelli meno virtuosi”, e questo lo dice la regione.

Infatti da Palermo la tabella di marcia prevede tempi risicati per chi non raggiungerà le quote previste ed i costi di conferimento, di contro, potrebbero quadruplicarsi.

Caruso aveva evidenziato le problematicità delle discariche, ormai sature, lo spettro dell’aumento dei costi di conferimento e pur sottolineando che la sua SRR risultava tra quelle che potevano conferire ad un costo meno esoso di altri, si sarebbe passato da 75 euro a tonnellata di trasporto a 430 euro preventivati.

Praticamente 280.000 euro in più al giorno con ripercussioni drammatiche dei costi in bolletta sulle famiglie.
Caruso, che aveva appreso del Converter, dopo il convegno svoltosi alle falde dell’etna e fortemente voluto dal sindaco di Linguaglossa, si era detto pronto a scommetterci, a maggior ragione dopo aver posto una serie di quesiti al tavolo del convegno. Risposte che di fatto lo hanno soddisfatto soprattutto sul tema relativo al processo operativo, e se questo riuscisse a “chiudere il ciclo” dell’indifferenziata.

“ora la fase dell’interlocuzione è avviata – evidenzia Pettina – mentre la SRR è pronta a emettere un bando per individuare elementi innovativi nel trattamento rifiuto coinvolgendo magari più SRR.

Di certo il progetto Converter presentato dal Consorzio Cassiopea in associata con la Mekite energy solution e l’Ompeco, detentrice del brevetto internazionale, ha mosso molte attenzioni e ad inizio anno, obbiettivo di Pettina, sarà quello di poterlo presentare a Palermo direttamente ai vertici dell’Ars.
La scelta è ora politica e non tecnica ha detto Pettina. Cambiare il regolamento sugli inerti in discarica.

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