Inaugurazione sabato 18 dicembre alle ore 11.00 |via Vittorio Emanuele II n. 156 | Catania
“SI APRA IL CONVENTO” PER SCOPRIRE UN CAPOLAVORO DELL’ARTE SETTECENTESCA
Presentazione alla città dell’affresco rinvenuto nella sede dell’Archivio di Stato, ex convento di S. Caterina da Siena al Rosario
CATANIA – “Si apra il convento”, per fare un salto nell’antichità attraverso secoli di storia, arte, culto e cultura catanese. È questo il nome dell’evento che sabato 18 dicembre, alle ore 11.00, presso l’Archivio di Stato di Catania (via Vittorio Emanuele II /156) svelerà alla cittadinanza il capolavoro rinvenuto nei depositi dell’Ente, luoghi che nel Settecento ospitavano il sito di culto dell’ex convento domenicano di S. Caterina da Siena al Rosario.
Un’incredibile scoperta – avvenuta nel 2008 – che ha messo in luce affreschi attribuibili al secolo XVIII e raffiguranti personaggi della tradizione domenicana. L’opera d’arte, unica nel suo genere, è stata restaurata grazie ai fondi dell’8 per mille dell’Irpef, a diretta gestione statale della presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ad aprire la cerimonia d’inaugurazione sarà il direttore dell’Archivio di Stato Maria Nunzia Villarosa, a cui seguiranno i saluti istituzionali di Ester G.R. Rossino (Soprintendenza Archivistica della Sicilia – Archivio di Stato di Palermo); Donatella Irene Aprile (Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Catania); Salvo Pogliese (sindaco di Catania); Barbara Mirabella (assessore alla Cultura del Comune di Catania).
Interverranno: Maria Nunzia Villarosa (direttore Archivio di Stato); M. Carmen Genovese (Soprintendenza Archivistica della Sicilia /Archivio di Stato di Palermo e RUP, direttore dei lavori); Roberta Carchiolo (Soprintendenza Catania).
Sarà presente l’Arcivescovo di Catania Monsignor Salvatore Gristina.
Nel corso dell’evento il coro Ensemble Cantemus Domino, diretto dal Maestro Pietro Valguarnera, eseguirà brani della produzione vocale sacra.
Nella foto, scorcio affresco che verrà svelato sabato 18 dicembre alle ore 11 presso l’Archivio di Stato