Fonte: Istituto Comprensivo di Gioiosa Marea. #TWSPOSI la III E riscrive in tweets “I Promessi Sposi” di @Manzoni_Ale
Quest’anno la mia classe, guidata dalle docenti Matilde Parasiliti e Maria Ilenia Crifò Ceraolo, ha partecipato a #TwSposi, un gioco letterario su Twitter. Il progetto, ideato dal team di Twitteratura, (una comunità di lettori nata per leggere, commentare e interpretare i testi della letteratura italiana attraverso i social network), era finalizzato alla sperimentazione di una nuova forma di didattica dei testi letterari e si é protratto da lunedì 25 Novembre fino al mese di Marzo 2014.
Gli obiettivi del progetto erano:
- riscrivere e analizzare criticamente, su Twitter, un’opera letteraria, nel nostro caso i “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni;
- educare alla pratica della lettura e stimolare l’amore per i libri, le opere d’arte e la cultura in senso ampio
- insegnare le regole della scrittura sintetica
- educare all’uso consapevole del web, delle nuove tecnologie e delle reti sociali online
L’iniziativa ha coinvolto venti scuole in tutta Italia, da Como a Siracusa, fino alla Scuola Europea di Bruxelles; sono state rappresentate,quindi, tutte le realtà, dai Licei agli Istituti professionali, comprese due Scuole secondarie di primo grado: la “G. Parini” di Como e la nostra. Noi, in un primo momento, non abbiamo accolto con molto entusiasmo la proposta delle docenti poiché eravamo spaventati sia dallo spessore “fisico” del testo che da quello “culturale”, anche perché avevamo sempre sentito parlare dei “Promessi Sposi” come di un testo difficile, “pesante” e noioso. Man mano che la lettura procedeva, però, ci siamo appassionati alla vicenda e in particolare al personaggio di Lucia. Abbiamo letto il romanzo “insieme” alle altre scuole, in base a un calendario condiviso e lo abbiamo “riscritto” online su Twitter, utilizzando un account collettivo “@Sezione E”, gestito personalmente dalle nostre docenti. Per ogni capitolo eravamo liberi di proporre più riscritture, anche interagendo con le riscritture dei compagni di classe e con quelle di tutti gli altri utenti di Twitter che partecipavano al progetto. Inizialmente, inoltre, non conoscendo bene le varie possibilità ci siamo attenuti strettamente al testo; in seguito, invece, twittavamo, divertendoci, anche i commenti personali che venivano fuori durante la lettura, che abbiamo chiamato “momenti di twsposi”. Uno dei momenti più belli e importanti è stato riscrivere, in chiave moderna, sottolineandone gli aspetti più attuali, (come quello dell’emigrazione), il capitolo 8, cioé “l’Addio ai monti”; uno dei momenti più carichi di poesia dell’intero romanzo: Lucia non sa se ritornerà in quella che è da sempre la sua casa, alle “cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari”. Le saluta con una tenerezza commovente, che però non è fine a se stessa. Manzoni infatti distingue, con le parole di Lucia, tra due diversi tipi di addii: quello di chi “se ne parte volontariamente, tratto dalla speranza di fare altrove fortuna” e quello di chi, come lei, “aveva composti in essi tutti i disegni dell’avvenire, e n’è sbalzato lontano, da una forza perversa”. In ogni caso, è un abbandono necessario per andare a cercare ciò che non si trova a casa propria. Immaginando di essere al posto di Lucia abbiamo trasformato il suo “Addio ai monti” in un addio al nostro paese e siamo andati in giro per il paese per fotografarne i luoghi più significativi. Successivamente abbiamo postato le foto sull’account twitter della nostra classe e, come ha fatto Lucia, abbiamo detto addio a quei luoghi tanto significativi scrivendo il tutto in dialetto siciliano. La riscrittura dell’Addio ai monti di Lucia ha fatto, quindi, emergere punti di vista differenti, sia nell’aspetto linguistico che in quello del pensiero, in base alla collocazione geografica delle scuole. Questa idea è nata dalla collaborazione della nostra scuola con il Liceo “Da Vinci” di Reggio Calabria, due scuole affacciate sui due lati dello Stretto di Messina, che conoscono bene l’emigrazione e l’immigrazione. Altro momento importante è stato quando siamo stati “#bravi”, dall’11 al 13 Febbraio, cioè quando siamo stati punto di riferimento della comunità partecipante, guidandola nella riscrittura del capitolo XXVII, che però è uno dei più noiosi del romanzo per cui abbiamo fatto fatica a renderlo interessante. Alla fine però ci siamo riusciti, ricevendo moltissimi complimenti, infatti un’ utente partecipante al progetto ha scritto:
-”La vostra intelligenza ha soffiato la vita all’interno del capitolo più inerte de “I Promessi Sposi.”
La riscrittura è stata arricchita,inoltre, dalla presenza attiva di veri e propri profili Twitter dedicati ai singoli personaggi dell’opera manzoniana: @TwLuciaM, che ha interagito costantementee intensamente con noi,@Tw_Renzo, @TWDonAbbondio @FraCristoforoTW…
Alcuni di questi account sono stati creati e gestiti dagli stessi organizzatori di Twitteratura, altri ancora dagli stessi lettori che hanno partecipato al progetto. Secondo me i 140 caratteri di Twitter non hanno costituito un limite, ma ci hanno aiutato a sviluppare sinteticamente il nostro pensiero, imparando a selezionare le parti rilevanti del testo. Leggere insieme e vivere attivamente un romanzo è una delle attività più stimolanti che si possa realizzare per conoscere quel romanzo, per esplorare le sue parti, per comprendere non solo le dinamiche narrative che si susseguono durante la lettura, ma anche per conoscere le intenzioni, le idee e i contesti dell’autore. La casa editrice UTET, (De Agostini), ha, inoltre, premiato con una serie di volumi il migliore tweet (scelto tra i più coerenti, aderenti al testo, divertenti e spiritosi), della settimana e del mese.
La classe, durante la lettura e la riscrittura del testo, ha realizzato, inoltre, un tweetbook, cioè un “libro virtuale”, dedicato a #TwSposi, ovvero una collezione ragionata delle riscritture, utilizzando la piattaforma editoriale @HiTweetbook. Il team di Twitteratura ha organizzato, infine, il 10 maggio 2014 al BookStock Village del Salone del Libro di Torino, l’evento finale di questo lungo, impegnativo e divertente percorso per conoscersi, per condividere “cultura e innovazione”, dando spazio anche alle testimonianze dei ragazzi. Tutto il progetto è stato seguito, tra gli altri, dal Laboratorio di Tecnologie Audiovisive dell’Università degli Studi Roma e dal Professore Paolo Costa docente di Comunicazione digitale e multimediale all’università di Pavia.
Antonella Campochiaro Classe III Sez. E