In una location particolare, insolita, suggestiva e di grande effetto, si è svolta la singolare presentazione del libro, “Ritorno alle Lampare” scritto a quattro mani da due autrici, professoresse di Lettere e Storia, oggi in pensione.
Rosa Scaffidi e Silvana Mazzea
È un Amarcord. Un viaggio. Un treno con poche fermate. Una storia, un ricordo. ..pathos
… in uno scenario suggestivo che diventa spettacolo, che si appropria dei diritti d’ autore della natura e dei sentimenti.
È stata molto interessante la presentazione, che ha rievocato dolore e sofferenza di chi è stato costretto ad andare via, per mettere a tacere quel fischio, dirompente, seppur amorevole, ma intercorso da brevi tratti di nostalgia.
Quella che poi diventa l’ arma a doppio taglio, che ti fa ritornare pur con tanti strascichi, ma ti fa scappare per non ricordare. Una doppia ambivalenza sembra avere, sembra …
La scelta non diventa funesta, quando vedi le isole, su quel treno mai abbandonato, che fa ritorno.
Come le lampare, viste da lontano, sono stelle che luccicano .
Portano a terra la propria mercanzia, sfamare così le bocche dei tanti figli del vicolo, della Marina.
E sono quelle, le Lampare, che fanno breccia nel cuore, di una mamma senza eguali, andata via troppo presto e M ario sa. Sceglie. La sofferenza acuta, quella da cui non ne esci più. Ma sempre in silenzio. È poi quella voce, quella silente vice che diventa un grido, di abbandono, di crescita, di ritorno. Quella che chiama…
E poi Betta, Ida ed il tanto dolore. Amori finiti e lacerati da l dolore. Storie di donne, donne coraggiose, che guardano ancora con gli occhi di un bambino, in una metamorfosi senza tempo. Tutto si placa. È il momento del ritorno…
