Oggi in Cdm il Ministro della Giustizia Cartabia porterà gli emendamenti alla riforma Bonafede, duramente contestata nei mesi scorsi dall’Avvocatura italiana.
Di fronte alla paventata divisione in seno al Governo sui punti salienti del provvedimento, per come si evince dalle ricostruzioni dei quotidiani, gli avvocati dell’Organismo Congressuale Forense, organo di rappresentanza politica dell’Avvocatura, lanciano un appello all’unità e ricordano la necessità di una riforma che tutti i professionisti invocano da tempo.
“Nel valutare il provvedimento all’esame del Consiglio dei Ministri – commenta Giovanni Malinconico, coordinatore dell’OCF – vediamo che alcune nostre proposte sono state accolte, altri punti sono da migliorare, ma nel complesso il giudizio è positivo. Quel che è certo è che non possiamo perdere altro tempo”.
“Assistiamo a una maggiore attenzione ai diritti degli imputati e della difesa – prosegue Malinconico nel commentare gli aspetti tecnici del cosiddetto Lodo Cartabia – anche se rimangono perplessità in tema di partecipazione della difesa nei giudizi di impugnazione”.
“Sono argomenti che verranno discussi fra tutti i colleghi nel prossimo Congresso Ulteriore dell’Avvocatura – conclude il coordinatore di OCF – convocato per il 23 e 24 luglio all’Hotel Ergife a Roma”.