Screening Covid-19 – I laboratori di analisi: mancato coinvolgimento – Invertire la rotta in vista del vaccino

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Interlandi, Presidente Cidec Federazione Sanità: “Nostro contributo può essere determinante per alleggerire gli ospedali e la Medicina territoriale impegnati nella vaccinazione anti-Covid19”

Roma, 11 gennaio 2021 – “I laboratori di analisi accreditati con il SSN rappresentano un presidio irrinunciabile nella lotta al Covid-19 in questa nuova fase dell’emergenza sanitaria caratterizzata dall’avvio della campagna di vaccinazione di massa. Per la loro presenza capillare sul territorio e per il patrimonio di competenze e strumentazioni nel campo della diagnostica di cui dispongono, i laboratori accreditati possono contribuire in

maniera decisiva all’attività di diagnosi e tracciamento dei casi Covid, sgravando gli ospedali e la Medicina Territoriale dall’esecuzione dei tamponi per concentrare i propri sforzi organizzativi e di personale sulla vaccinazione anti-Covid-19”.



Lo dichiara Elisa Interlandi, Presidente Cidec Federazione Sanità, Sindacato che rappresenta oltre 600 strutture di laboratori di analisi accreditate con il SSN, che aggiunge: “Abbiamo constatato con stupore come il Governo abbia lasciato cadere inascoltati i nostri appelli per un pieno coinvolgimento dei laboratori di analisi accreditati nell’attività di diagnosi e tracciamento dei casi Covid, compresa la proposta di



coinvolgere le strutture laboratoristiche nell’esecuzione dei tamponi antigenici rapidi insieme ai Medici di medicina generale e ai Pediatri di libera scelta, prevedendone l’inserimento tra i destinatari dell’articolo 75 del ‘DL Ristori’ e analoga norma inserita in Legge di Bilancio 2021”.



“Le nostre strutture sono per loro stessa natura attrezzate e qualificate a svolgere attività di diagnosi e screening, non hanno dovuto organizzarsi né formarsi per adempiere a questo ruolo. Inoltre, la loro capillarità sul territorio garantisce la decentralizzazione dell’attività di tracciamento, riducendo gli assembramenti e agevolando il rispetto delle norme contenute nei DPCM anti-Covid che limitano la circolazione degli individui – prosegue Interlandi. Il mancato inserimento dei laboratori di analisi accreditati nella Rete di tracciamento Covid è stata un’occasione persa per il Paese.



Ma il nostro contributo può essere ancor più determinante in questa fase, in vista dell’imminente disponibilità di vaccini Covid che potranno essere somministrati anche al di fuori del contesto ospedaliero. A tal fine, confermiamo la nostra piena disponibilità a supportare il SSN nelle attività di diagnosi di Covid-19 che ci è consona, liberando i medici territoriali dall’onere di un’attività gravosa, consentendo loro di intensificare le operazioni di vaccinazione per raggiungere nel minor tempo possibile gli obiettivi di copertura auspicati”.

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