Un gesto civico che evidenzia come ancora possa esserci la speranza di andare in controtendenza. Un giovane milazzese, Antonio Lanuzza, 18 anni, scout del gruppo Agesci Milazzo 2, ha deciso di dare un tocco di colore alle panchine, degradate dal tempo, site in piazza San Papino, colorandole a tema e aggiungendo delle citazioni che hanno come riferimento il tema dell’amore.
Ogni panchina ha il suo tema. Nella giornata odierna l’Amministrazione ha deciso di ringraziarlo pubblicamente per questa sua attività portata avanti con spirito non solo di volontariato ma anche di amore verso i beni della propria città e il sindaco Formica ha donato il Crest del Comune.
“Spesso leggo notizie di atti di vandalismo nei confronti del patrimonio cittadino – ha detto Lanuzza – e la cosa mi dispiace parecchio visto che ritengo che Milazzo vada difesa e valorizzata. Ho così pensato di pitturare le panchine a tema per renderle particolari e magari anche un luogo di richiamo per i ragazzi. Prima ovviamente ho chiesto l’ok dal Comune e ringrazio l’assessore al Turismo, Pierpaolo Ruello e poi, acquistato ciò che serviva, ho iniziato la mia opera. Ho completato tre panchine su sei, quindi sono al cinquanta per cento del lavoro, ma conto di finire nei prossimi giorni”. Lanuzza lancia anche un messaggio ai coetanei.
“Voglio dire loro che costa molto di più comprare della verni-ce per imbrattare i monumenti e i beni comuni che della pittura per dare un tocco artistico agli stessi. Sporcare è più dispendioso che risistemare Spero che il mio esempio possa essere imitato”.
“Con il collega Ciccio Italiano abbiamo apprezzato molto la disponibilità di Antonio ¬ aggiunge l’assessore Pierpaolo Ruello ¬ Seguendo le indicazioni del Vicesindaco ha realizzato un gesto di “servizio” alla comunità utile e artisticamente bello. Già durante il periodo di lockdown era stato tra i volontari più presenti dimostrando anche curiosità per la macchina amministrativa.
Il crest con lo stemma della Città è il simbolo più prestigioso che rappresenta tutti i milazzesi. Sono certo che ci sono tanti altri “Antonio” a Milazzo. La comunità ne ha bisogno per il domani di questo territorio”.