Rammarica rispondere, non essendo nelle nostre abitudini politiche e comportamentali in genere, a quanto comunicato dalla Associazione Culturale “Patti e Diritti” a seguito dell’approvazione delle Direttive Generali al P.R.G., ma occorre stavolta farlo per correggere alcune, a nostro avviso, inesattezze fuorvianti.
Sin da subito abbiamo cercato di operare nella massima trasparenza e soprattutto si è cercato il continuo confronto; lo testimoniano i due affollati dibattiti pubblici tenuti nella sala comunale di Piazza Sciacca riguardanti lo studio di dettaglio del Centro Storico, le molteplici (una decina) commissioni aperte a tutto il consiglio nel merito del Regolamento sul Decoro urbano e Piano del Colore, del Regolamento sulle Delocalizzazioni, dello Studio di Dettaglio e, in ultimo, delle Direttive Generali al PRG (commissioni e riunioni oltre al dibattito pubblico).
Tutto agli atti, tutto approvato dal Consiglio Comunale e tutto in linea con la programmazione che porterà alla revisione del Piano Regolatore. Cosa bisogna fare ancora di più per stimolare tutti noi ma soprattutto coloro che si sono occupati e vorrebbero continuare ad occuparsi della nostra città? Ricordiamo, con piacere, anche alcune riunioni tenute con la Consulta del Centro Storico in merito allo studio anzidetto, del quale bisogna tutti andarne fieri perché riguarda la nostra città e la colloca tra quella decina di centri più importanti dell’isola che se ne sono dotati (Siracusa, Nicosia, Cefalù, Noto, etc).
Capiamo, ovviamente, il risveglio ultimo di alcuni nostri concittadini per l’avvicinarsi della tornata elettorale, ma proprio questo continuo nostro impegno, dispendioso in termini di tempo e fatica intellettuale, a sollecitare la città su questi importantissimi temi, non possiamo accettare venga messo in dubbio, anche perché testimoniato dagli intervenuti a tali passati convegni (mancavi tu amico Fabrizio) nonché dai verbali delle riunioni svolte.
Per quanto concerne le Direttive Generali.
In quel documento è sottolineata la necessità di limitare il più possibile la previsione di vincoli preordinati alla espropriazione, atteso che essi decadono dopo appena cinque anni dalla approvazione del Piano, rinviandone la previsione a piani esecutivi di iniziativa pubblica o, più opportunamente, di iniziativa privata. E questo anche in considerazione della sentenza 348/07 della Corte Costituzionale per la quale l’indennizzo nella espropriazione per pubblica utilità è stato quasi raddoppiato, commisurandolo al valore di mercato del bene da espropriare. Quindi ci si rende conto di quanto poco producente possa ormai ritenersi la consolidata pratica della apposizione, attraverso il PRG, di vincoli espropriativi.
Il nuovo PRG pertanto dovrà avere il carattere di strumento di regolamentazione generale dell’uso del suolo da porre in essere attraverso una macrozonazione funzionale, che lasci i necessari gradi di libertà agli interventi successivi.
Quanto sopra riportato è tutto desumibile dalle Direttive approvate. Anche il richiamo alla sentenza!! Da qui la scelta di non apporre vincoli per i quali non si ha certezza di finanziamento (circonvallazione nello specifico) per non incorrere in obblighi che porterebbero altri debiti nei confronti dell’Ente e quindi di tutti noi. Non si vuole questo.
Significa abbandonare la scelta di opere strategiche? Assolutamente no. Tale impostazione è però quella che consente di minimizzare i vincoli diretti sulle proprietà e nel contempo di intervenire immediatamente, appena si ha sicurezza del finanziamento, tramite il Consiglio comunale che potrà apportare la variazione voluta.
Per il resto la possibilità di nuove destinazioni nel centro storico, le aree a verde, la sentieristica, l’ampliamento delle zone artigianali etc, sono tutte cose già previste proprio dalle Direttive Generali nei vari paragrafi, ma alcune già addirittura immediatamente operative (nuove destinazioni nel centro storico) perché approvate dal Consiglio in carica in sede di Studio di Dettaglio. Questo il motivo per il quale i consiglieri presenti all’ultima commissione non hanno potuto prendere in considerazione e far proprie le proposte dell’associazione in quanto si trattava di ripetizioni o suggerimenti fuori contesto rispetto all’argomento Direttive Generali.
Per completezza di informazione, rispetto alla bozza presentata, sono state apportate dal Consiglio delle modifiche scaturenti dall’ultima riunione con la città, con riguardo alla previsione di piste ciclabili di collegamento con la sentieristica esistente e di progetto, oltre la possibilità di miglioramento dell’approvvigionamento delle risorse idriche anche mediante previsione di impianti adeguati alla tecnologia che verrà.
Quindi riteniamo, senza far polemica e riservandoci la possibilità di non rispondere ad eventuali altre insinuazioni, commenti, pregiudizi ancora oggi letti sui social, provenienti in principal modo da chi non ha approfondito le tematiche e da chi sconosce gli obblighi di legge, che il lavoro sviluppato sia stato ben fatto, grazie anche ai suggerimenti del prof. Trombino, consulente del comune ed ormai definito luminare nelle questioni urbanistiche dell’isola; per tale motivo torniamo a ringraziare tutti i consiglieri comunali per l’impegno profuso, certi che la mole di attività svolta serva ad accorciare i tempi di approvazione del nuovo PRG e vada nella direzione dello sviluppo tanto auspicato per la nostra Città.
Avv. Mauro Aquino
Sindaco di Patti
Ing. Marco Scardino
Assessore all’Urbanistica