Sig. Presidente della Regione Siciliana, le manifesto, a nome dei Consulenti del lavoro della Provincia di Messina, un senso di delusione e, per certi versi di rabbia, nei confronti della oramai notoria vicenda relativa alla Cassa integrazione in deroga.
La nota rilasciata giorno 26 maggio con la quale la Regione ha diffuso la notizia che gli uffici competenti del Dipartimento Lavoro hanno completato l’istruttoria delle oltre 40.000 istanze relative alla cassa in deroga non può non sollecitare la manifestazione di un grande malcontento da parte di chi, come i Consulenti del Lavoro, hanno vissuto tutte le storture di un ammortizzatore sociale
nato male e morto in fasce, considerato che il Decreto Rilancio lo ha soppresso trasferendo la competenza dalle regioni all’ INPS.
Leggere la notizia che giorno 26 maggio l’istruttoria si è conclusa, circostanza sulla cui veridicità mi permetta di manifestare forti riserve, a distanza di ben due mesi dall’ inizio della pandemia Covid 19, lascia l’amaro in bocca ai consulenti del lavoro che sin dal primo giorno in cui era possibile presentare in Sicilia le domande (7 aprile) hanno lavorato a ritmi incessanti con il solo scopo di garantire ad aziende e lavoratori l’erogazione delle somme nel più breve tempo possibile.
Vorrei ricordare che il termine di legge finale entro il quale si potevano comodamente presentare le istanze di Cassa integrazione in deroga era il 31 luglio.
Purtroppo scelte iniziali discutibili sulle procedure da osservare per l’ istruttoria delle istanze sono state la causa dei ritardi nella erogazione delle prestazioni e del mancato rispetto dell’ ordine cronologico della liquidazione delle stesse.
Queste scelte hanno vanificato l’ impegno dei Consulenti del lavoro che, come già detto, sin dal primo giorno si sono profusi nello sforzo di presentare le domande per vedersi poi scavalcati nell’ ordine cronologico da chi, per un motivo o per un altro, veniva dopo.
La Sicilia, su questa vicenda della cassa integrazione in deroga, ha perso sig. Presidente, l’occasione di dimostrare che qualcosa nella nostra terra è cambiato, che a volte possiamo fare meglio degli altri, che non siamo la palla al piede ed il fanalino di coda.
Purtroppo, sig. Presidente, in merito a questa vicenda, i siciliani non potranno sostenere di aver cambiato marcia.
La mia solidarietà e stima và a tutti i colleghi messinesi che in questi mesi hanno stravolto anche la propria vita familiare, senza sottrarsi ai propri obblighi professionali per adempiere ad una moltitudine di atti amministrativi tra direttive incerte, tardive ed ondeggianti.
Nonostante il nostro impegno, pochi si sono accorti del lavoro da noi svolto, e taluni hanno inteso diluire le proprie responsabilità addossandole ai professionisti.
Certamente un coinvolgimento dei Consulenti del lavoro, sia nelle fasi iniziali progettuali che successivamente nella risoluzione delle problematiche, sarebbe stato un supporto fondamentale ed utile per tutti.
Auspico che per il futuro voglia tenere in considerazione la competenza di chi, come i consulenti del lavoro, opera professionalmente e quotidianamente nel mondo del lavoro.
Messina, 01/06/2020 Ordine provinciale consulenti del lavoro di Messina
Il Presidente dott. Maurizio Adamo