Certo, si può e si deve rinunciare a tutto, osservare le regole di distanziamento sociale che la lotta al coronavirus ci ha imposto e che si protrarranno per tanto tempo ancora. Ma si può ugualmente compiere un rito di commemorazione dei nostri defunti e con questo ricordare, simbolicamente, tutti coloro che sono morti soli, negli ospedali o nelle loro case, lontane dal conforto dei propri cari? Si, si può, grazie alla caparbietà dell’Assessore Dottoressa Rosa Alba Mollica e alla generosità della Primavera di Tindaro Calamunci, fioraio di Ficarra, il quale ha donato tutti i fiori da portare al cimitero, per addobbare ogni tomba.
Un altare d’amore e di solidarietà, espressione del culto dei morti che è precipua manifestazione di solidarietà. Certo in loco si sono recati il Sindaco Antonino Cappadona, il Parroco Padre Camuti per la Benedizione, l’Assessore Dott.ssa Rosa Alba Mollica, Assessore Giacomo Scalisi, il Consigliere Antonio Stroscio, l’Operatrice Lina Lenzo della Polizia Municipale, e due operatori del Comune Nino Accordino e Nino Marzullo, Il Comandante Brig.Giovanni Achille e il fioraio Calamunci Tindaro per la distribuzione. Questo è quanto è avvenuto il giovedi’ Santo 9 aprile 2020.
E si può anche portare un sorriso ai bambini e ai ragazzi di una comunità piegata dall’isolamento e dalle necessità, recapitando a casa le colombe e le uova pasquali offerte dalla Distribuzione di Sinagra dei fratelli Naciti e dalla Riviera del Sole di Piraino, di Nino Ziino. Ben poca cosa a fronte della tragedia universale che sta attraversando il mondo, e tuttavia delle piccole cose che possiamo trovare la forza di risorgere. Cosi questa comunità di poche centinaia di anime si è unita, spiritualmente al proprio parroco, padre Camuti, per la celebrazione della cerimonia del venerdi’ Santo, nella Parrocchia di Sant’Anna, dove non vi erano quest’anno solo il celebrante, i due lettori e il sindaco Antonino Cappadona e l’Assessore Dott.ssa Rosa Alba Mollica , ma i cuori dei cittadini.
Tre persone della Confraternita hanno portato in processione Gesù Cristo. La preghiera comunitaria è quella più efficace. A Gesù morto e risorto affidiamo i nostri cari , i nostri infaticabili eroi, il sindaco, gli assessori, gli agenti della polizia municipale e il mondo intero. Perché, come è stato più volte detto, siamo tutti fiori di uno stesso giardino: si può recidere un fiore, ma non si può impedire la primavera.
