Con la consegna – avvenuta nel pomeriggio di ieri – dei primi buoni spesa erogati ai sensi dell’art. 2, comma 4, lettera a), dell’OCDPC del 29.03.2020, un altro tassello si aggiunge a pieno titolo al mosaico degli interventi attivati nel quadro delle linee strategiche disegnate dall’Amministrazione comunale per dare concreto aiuto alle famiglie in condizione di difficoltà economica a seguito dell’attuale situazione emergenziale.
Linee strategiche che, vogliamo ricordarlo, si sostanziano:
a) stretta collaborazione sinergica con tutti i soggetti del volontariato presenti sul territorio comunale (Caritas diocesana, C.R.I., Anpas-Club Radio CB, etc.), utile ad un flusso reciproco di informazioni e di esperienze finalizzato a raggiungere rapidamente tutti i soggetti in difficoltà (in buona sostanza la costituzione di una cabina di regia),
b) attivazione immediata, sin dai primissimi giorni della vicenda emergenziale, di varie iniziative per la raccolta di beni di prima necessità e di risorse economiche (“Dona per donare”, “Spesa sospesa”, donazioni in denaro al Comune) da destinare ai più urgenti interventi di sostegno in attesa dei finanziamenti dello Stato e della Regione,
c) attivazione immediata, anche questa sin dai primi giorni, degli ordinari strumenti di assistenza sociale approntati dall’Ente (es., interventi una tantum),
d) approntamento, a valere sulle risorse assegnate dallo Stato e dalla Regione all’interno del quadro emergenziale, di un mix d’interventi strutturato in modo da poter affrontare in maniera differenziata le diverse fattispecie che si potessero presentare (e quindi, acquisto di buoni spesa, acquisti diretti di generi alimentari, acquisti diretti di altri beni di primissima necessità),
e) distribuzione delle provvidenze attraverso i capillari e strutturati canali del Terzo Settore, garanzia di celerità ed efficienza.
Preziosissimi, in questo scenario, sono stati gli apporti forniti dal mondo del volontariato, senza il quale oggi appare inimmaginabile affrontare con la necessaria adeguatezza qualsiasi situazione d’emergenza e fornire aiuto ai cittadini e a cui è dovuta la gratitudine della Città.
Imprescindibile e professionale come sempre, poi, il contributo arrecato dai Servizi Sociali del Comune – tanto il S.S.P. quanto l’area amministrativa, cabina di regia dell’azione di sostegno – il cui personale, pur nelle difficoltà derivanti dalla necessaria attuazione all’interno degli edifici comunali delle misure di contrasto alla diffusione del contagio, in questo difficile momento si è speso senza limiti, assicurando la continuità dei servizi per tutti i giorni della settimana, compresa la domenica, dalla mattina alla sera.
Queste lavoratrici e questi lavoratori – piace chiamarli così, piuttosto che con l’abusato termine di “burocrati” che nell’accezione comune mantiene un vago richiamo all’inefficienza – una volta eccezionalmente liberati (dall’OCDPC del 29.03.2020) dai rigidi vincoli normativi ordinari, sono stati in grado, soltanto per fare un esempio, di consegnare materialmente i buoni spesa in meno di una settimana dall’effettiva erogazione delle risorse assegnate al Comune dall’OCDPC del 29.03.2020.
In questa settimana essi hanno: formalizzato l’acquisto dei buoni dalla filiale italiana di una primaria multinazionale del settore (garanzia di efficienza, anche in termini di prevenzione della contraffazione dei buoni stessi mediante applicazione delle più avanzate tecnologie, e di adeguata distribuzione sul territorio degli esercizi convenzionati), organizzato e attivato la ricezione delle richieste (con relativa modulistica), avviata la valutazione delle istanze (che chiaramente ancora non è conclusa).
Al contempo è proseguita senza interruzioni la raccolta e la consegna di generi alimentari e di altri prodotti di prima necessità, come anche il servizio telefonico di pronta assistenza alla popolazione, pur nelle difficoltà che sono insite in circostanze assolutamente eccezionali.
Nessuno è stato abbandonato, nessuno è rimasto indietro, questa è la realtà: tutti coloro che ne avessero fatto richiesta, direttamente al Comune tramite le linee appositamente attivate o quelle ordinarie, ovvero tramite il volontariato, hanno ricevuto sostegno.
Non risulta che altre realtà territoriali locali – spesso citate dai critici a modello positivo – abbiano approntato misure o iniziative più ampie, ovvero raggiunto i medesimi risultati, sebbene certamente abbiano anch’esse profuso il massimo impegno.
D’altra parte tutto appare perfettibile, anche nella nostra realtà, soprattutto se teniamo conto della situazione emergenziale: per questo continuiamo ad essere aperti a concreti e puntuali contributi di tutti.
In ogni caso, dall’effettiva ricezione dei finanziamenti alla consegna dei primi buoni spesa sono passati appena sei giorni.
Non si trascura, in ogni caso, di raccomandare ai cittadini di mantenere comportamenti virtuosi per l’azione di contenimento della diffusione epidemiologica e conformi alle indicazioni delle Autorità sanitarie, come evitare di uscire dalla propria abitazione se non per casi di stretta necessità, mantenere la distanza interpersonale minima di almeno un metro ed evitare gli assembramenti.