Regione Sicilia – Previsioni di crescita del PIL Sicilia per il periodo di riferimento del DEFR

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La Nota di Aggiornamento al DEFR (NADEFR, DGR n. 399 del 5 novembre 2019) riporta la seguente Tabella:
Previsioni di crescita del PIL Sicilia per il periodo di riferimento del DEFR.
PIL Sicilia a prezzi costanti (tendenziale) PIL Sicilia a prezzi costanti (programmatico) Deflatore del PIL (da Nota Agg. DEF statale) PIL Sicilia a prezzi correnti (programmatico) PIL valore nominale (milioni di euro)
2020 2021 2022
PIL Sicilia a prezzi costanti (tendenziale) 0,1 0,6 0,6
PIL Sicilia a prezzi costanti (programmatico) 0,6 0,8 0,9
Deflatore del PIL (da Nota Agg. DEF statale) 1,3 1,7 1,7
PIL Sicilia a prezzi correnti (programmatico 1,9 2,5 2,6
PIL valore nominale (milioni di euro) 91.718 94.042 96.464

Fonte: Servizio Statistica della Regione
In essa viene fornita una stima delle aspettative di crescita del PIL regionale della Sicilia, riferita ad un andamento tendenziale, pari a 0,1% per il 2020 e non allo 0,6%, poiché è solo il primo che va parametrazioni al PIL statale (che adesso da 0,5% l’Ufficio parlamentare di bilancio fa scendere a 0,2%). Su questa base, effettuando una simulazione che quantifica “ex ante” gli effetti prevedibili di utilizzo delle risorse di sviluppo sul livello di attività economica, si ottiene un valore atteso di crescita reale (al netto della crescita dei prezzi) pari a 0,6%, sempre per il 2020.

Fra i due valori, in particolare, agiscono gli effetti:
– del profilo atteso della spesa dei fondi strutturali,
– dell’erogazione del Reddito di cittadinanza come previsto a regime nell’anno 2020;
– dell’avvio degli insediamenti produttivi nelle Zone Economiche Speciali;
– del “Fondo Sicilia” (IRFIS) destinato in parte al finanziamento di investimenti da parte delle
imprese;
– del “Fondo Centrale di Garanzia” (PO FESR Sicilia 2014/2020 – O.T. 03 Azione 3.6.1 -) che
fornisce garanzie alle banche che concedono prestiti alle imprese.
Queste elaborazioni, tuttavia, sono datate, visto che la loro stesura “è stata chiusa con i dati e
le informazioni disponibili al 25 ottobre 2019”. Esse cioè tengono conto di un quadro economico, descritto nella “Nota di Aggiornamento dello Stato” (approvata il 30 settembre 2019) che è poi mutato, come testimoniano le revisioni in corso da parte degli Istituti di ricerca, a causa di diversi fattori tra cui il “coronavirus”.
Come noto la Nota di aggiornamento della Regione deve essere definita – e così è avvenuto – entro 30 giorni da quella dello Stato e così è stato fatto.

Che poi l’Istat è inoltre uscito il 15 gennaio con nuove stime sui conti economici delle Regioni, tra cui la Sicilia, che per gli anni 2017 e 2018 danno nuovi valori, diversi da quelli su cui si era basata la NADEFR redatta a ottobre, che oggi indurrebbero a previsioni diverse, o il giudizio di parifica di dicembre abbia indicato un diverso disavanzo sono fatti successivi che NON potevano essere tenuti in considerazione in un documento che ha rispettato le previsioni i di legge per la predisposizione.
In sostanza, non va giudicata l’efficacia di una previsione effettuata a ottobre in base alle conoscenze disponibili a febbraio dell’anno successivo. Né tanto meno è corretto analizzare il realismo delle previsioni di PIL dei DEFR o DPEF fra il 2014 e il 2018, in base alle informazioni disponibili oggi, come fa la Corte nella sua Relazione (pag. 12, Tab. 2).

Quelle elaborazioni, semmai, andrebbero confrontate con i dati in ciascun anno e allo stesso tempo disponibili presso altri centri di ricerca, che fruivano di un pari livello di conoscenze. Un’analisi di questo tipo è possibile e sarà quanto prima fornita dal Servizio Statistica.
Del tutto impossibile poi contemplare in documento di ottobre: a) “le perturbazioni allo scenario globale legato all’andamento dell’economia cinese” (il corona virus esplode in gennaio) o le “recenti” stime della Commissione UE che sono di febbraio 2020 quattro mesi dopo la chiusura del documento.
Conclusivamente può affermarsi quindi che la Nota di Aggiornamento al DEF dello Stato, uscita il 30 settembre, il PIL dell’Italia è stimato in crescita tendenziale dell0 0,4% nel 2020.
Con le politiche avviate dall’esecutivo, tale stima è trasformata in una previsione di 0,6%, sempre nel 2020, come dato programmatico,
Che il DEFR Sicilia preveda un valore tendenziale di crescita del PIL 2020 pari a 0,1% risulta quindi assolutamente realistico. Altrettanto plausibile è una previsione di crescita programmata che trasforma quel dato in 0,6%, viste le risorse mobilitate.
La simulazione agisce sempre su una struttura economica ben valutata in quanto a reazione agli shock. Tutto dipende dal volume dello shock che si deve considerare .
Dati che, secondo questa impostazione, dovrebbero imporre l’urgente revisione dei documenti
contabili dello Stato.

Palermo, 18.2.2020

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