È di nuovo scontro tra il sindacato autonomo CSA ASU Sicilia e i vertici dell’ASP 5 di Messina. Il nodo da sciogliere è sempre lo stesso: la mancata revoca delle convenzioni con le cooperative, che il direttore generale Paolo La Paglia continua a mantenere in vita a dispetto dei decreti dirigenziali del Dipartimento Regionale al Lavoro. Disposizioni con le quali i 75 ASU attualmente in forze all’Azienda Sanitaria sono stati assegnati alla stessa, eliminando di fatto il rapporto con le coop.
“I provvedimenti di assegnazione sono arrivati da Palermo solo grazie alla mobilitazione dei lavoratori iscritti alla nostra organizzazione sindacale -dichiara Clara Crocè, responsabile CSA ASU Sicilia- e non riusciamo a comprendere i motivi per i quali il manager La Paglia continui, con tentativi maldestri, a mettere la maschera d’ossigeno alle cooperative. Secondo noi, il direttore generale ha inviato una nota all’assessorato alla Salute chiedendo se l’utilizzo diretto dei lavoratori ASU comporterà una successiva previsione di stabilizzazione “atteso che le stesse sono subordinate a valutazioni di ordine organizzativo e finanziario dell’Azienda nei limiti di spesa assegnati dal competente assessorato” solo per prendere tempo.
In buona sostanza, La Paglia rifiuta di adempiere a una norma approvata dall’ARS e ai decreti dirigenziali di attuazione della stessa -incalza Crocè. Nelle disposizioni di assegnazione si esplicita a chiare lettere che l’Ente dovrà adottare misure per la stabilizzazione ai sensi della legge regionale n° 24 del 2000 e che per i lavoratori ASU cessa ogni rapporto con le cooperative di riferimento e il riferimento normativo è l’articolo 15 della LR 17 del 2019. Quindi -chiosa la dirigente sindacale- le convenzioni non hanno alcun valore e i lavoratori non hanno più alcun legame con le cooperative”.
La CSA ASU Sicilia invita il direttore generale dell’ASP 5 ad applicare la legge, altrimenti si intraprenderanno azioni legali a tutela dei 75 lavoratori, con richiesta di risarcimento del danno subito. “Dopo 16 anni di calvario con le cooperative -conclude Crocè- La Paglia deve dare delle risposte ben precise a questi ASU che, ribadiamo, hanno fornito servizi alla collettività per conto dell’ASP 5 colmando la carenza di personale in organico”.