ASU dell’ASP 5: il manager La Paglia ignora le direttive regionali, CSA ASU Sicilia proclama lo stato di agitazione

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Il direttore generale dell’ASP 5 di Messina Paolo La Paglia ignora le direttive della Regione e sottoscrive una nuova convenzione con due cooperative, Isvil e Quadrifoglio, che gestiranno come intermediarie il personale ASU (Attività Socialmente Utili) in forze all’Azienda Sanitaria. Una scelta che la CSA ASU Sicilia boccia senza esitazione, anche perché i sussidi saranno comunque a carico dell’amministrazione regionale, e dichiara lo stato di agitazione dei lavoratori.

“Invece di dare esecuzione alle disposizioni impartite dal dirigente generale del Dipartimento al Lavoro Francesca Garoffolo, che con ben due note gli ha comunicato l’avvio del procedimento per l’assegnazione del personale dalle cooperative all’ente utilizzatore, il manager dell’ASP 5 le ha ignorate, violando lo spirito della norma appena approvata dall’ARS -commenta Clara Crocè, del dipartimento regionale CSA ASU Sicilia. Sembra che questa scelta sia stata motivata da La Paglia con l’attesa di chiarimenti dalla Regione rispetto all’obbligo della stabilizzazione. E’ chiaro che questa affermazione merita non solo la nostra reazione negativa, ma anche la mobilitazione dei lavoratori ASU.

Vorrei ricordare a La Paglia -incalza la dirigente sindacale- che al momento non c’è alcun obbligo per la stabilizzazione del personale ASU. L’articolo 15 della legge regionale 17 del 2019 prevede semplicemente l’assegnazione dei lavoratori delle cooperative agli enti utilizzatori. L’assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone ha chiarito che nella legge di bilancio saranno apportate delle modifiche alla normativa riguardo alla storicizzazione delle risorse fino al 2038 e che con il governo nazionale saranno concordate delle misure straordinarie per la stabilizzazione degli ASU, come del resto è già stato fatto nel resto del Paese. O forse il direttore generale dell’ASP di Messina pensa di utilizzare per altri 16 anni questi lavoratori con l’intermediazione delle cooperative?”.

Lavoratori, ricorda il sindacato, che da quasi 20 anni sono impiegati per coprire i vuoti in organico dell’ASP 5 per quanto concerne Anagrafe canina, Ufficio Igiene, settore farmaceutico, CED, Ufficio Liquidazione Farmacie, Anagrafe, Medicina del Lavoro, Contenzioso, Ufficio Economico-finanziario, Ufficio Tecnico, Medicina Legale e Fiscale, Atti Deliberativi, Gestione Acquisizione e Prestazioni sanitarie, Accettazione cartelle cliniche, Accettazione e prenotazioni visite oncologia medica, Servizio Prevenzione e Protezione, Dipartimento attività socio-sanitarie, UOC, Riabilitazione, Liquidazione fatture e Avvocatura.

Oltre alla proclamazione dello stato di agitazione, la CSA ASU Sicilia minaccia eclatanti manifestazioni di protesta, diffida il manager La Paglia a dare corso a ulteriori convenzioni con le cooperative e pretende l’utilizzo diretto dei lavoratori. “Al direttore generale dell’ASP 5 non può sfuggire che l’Azienda paga alle cooperative una quota per ogni unità di personale ASU alle cooperative per la copertura degli oneri INAIL e RCT e che nonostante questo le stesse si rivalgono sugli ASU attraverso le quote associative: la Isvil chiede 30 euro mensili, la Quadrifoglio 20. E l’ASP quanto paga?”. Una domanda alla quale La Paglia non può non rispondere.

Messina, 11 gennaio 2020

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