San Giorgio di Gioiosa Marea – Deturpata la panchina simbolo della lotta contro la violenza di genere

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Riceviamo e pubblichiamo.
Da Presidente deI Comitato borgo marinaro, profondamente rammaricata e delusa, mi vedo costretta, anche a nome dei componenti, a constatare quanto palese sia l’assoluta mancanza di rispetto verso le cose e le persone e, non da meno, verso il proprio paese.
Il gesto rappresenta l’indifferenza e l’apatia nella sua forma più plateale.
È l’ essere umano che ha perso. Ha perso in civiltà, dignità e senso di appartenenza che sono evidentemente carenti o del tutto assenti in chi ha compiuto il gesto, magari volendo dimostrare di essere cosa? Più forte? Più ribelle? Più libero?
Senza nome

E no, proprio no! Non sapete cos’è la libertà. Libertà sarebbe stato essere in piazza il giorno dell’inaugurazione e dire li davanti a tutti il vostro dissenso. Contestare i ragazzi che hanno lavorato, i bimbi che erano lì quella mattina, le maestre e gli adulti coinvolti.Quella sarebbe stata libertà! Metterci la faccia ed essere se stessi sempre, davanti a tutti!

Invece, così e di notte, non siete liberi. Siete schiavi! Schiavi probabilmente di una società volta all indifferenza e alla noia. Forse qualche torto lo abbiamo noi adulti, poveri illusi e fatalisti che, crediamo ancora che un simbolo, un gesto, possano scuotere le coscienze. Ma la più grave colpa è comunque di noi adulti, famiglia, scuola, istituzioni che, evidentemente, non solo non siamo bravi abbastanza ma non diamo il giusto esempio. Voglio ricordare che l’ indifferenza uccide e il silenzio è complice.

Adelina Di Perna, Presidente Associazione Borgo Marinaro

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