Guardare al passato per comprendere meglio il presente e costruire con occhi nuovi il futuro. Operazione intelligente, oltre che di elevato spessore artistico e culturale, quella effettuata da Anna Ricciardi (direttore artistico del Tindari Festival) attraverso la seconda edizione di “Tyndaris Augustea”: evento, quest’anno dedicato alla memoria di Sebastiano Tusa, in grado di spalancare i cancelli del tempo e condurre centinaia di visitatori in un emozionante viaggio fra la storia e le leggende dell’antico insediamento greco-romano. Performance artistiche, approfondimenti storici e momenti di riflessione sulle capacità attrattive di un sito archeologico tra i più affascinanti della Sicilia hanno trasformato per una notte l’antica Tindari in un vivace centro di aggregazione dove le vestigia del passato hanno donato nuova linfa per tracciare insieme inedite strategie di valorizzazione di un bene archeologico dalle potenzialità enormi.
Presente anche Salvatore Gueli, direttore del Parco archeologico di Tindari: «Evento interessantissimo che ha proposto tre rivisitazioni straordinarie e che ha offerto alcuni momenti di riflessione sugli obiettivi che il Parco dovrà necessariamente perseguire, con la consapevolezza – è il commento dell’architetto Gueli – che il teatro greco è il motore dell’intero Parco archeologico. Per questo sarà necessario partire da qui per ampliare l’offerta, creando una rete con gli altri siti archeologici della fascia tirrenica. Per farlo, però, sarà necessario instaurare una sinergia con i vari amministratori locali e studiare insieme circuiti virtuosi che identifichino Tindari come centro gravitazionale».
Dello stesso avviso anche il sindaco Mauro Aquino: «Tyndaris Augustea, per la cui buona riuscita faccio i complimenti ad Anna Riccirdi e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, è stata l’occasione perfetta per ricordare un grande dell’archeologia come Sebastiano Tusa e per tracciare insieme nuove strade che siano in grado di coniugare la fruizione dei beni culturali con l’aspetto squisitamente artistico degli spettacoli».
«Serata di rara bellezza, realizzata – afferma l’assessore al turismo Cesare Messina – con la collaborazione di Parco archeologico, Comune di Patti e Proloco. “Tindaris Augustea” è già un brand riconoscibile all’interno del più ampio “Tindari Festival”: un connubio vincente che attraverso la rappresentazione artistica e scenica fa rivivere e conoscere i luoghi stessi dove si è consumata la storia del nostro passato. Un evento culturale, di promozione e conoscenza del territorio che, risultati alla mano, ci incoraggia a proseguire per raggiungere altri importanti obiettivi come la candidatura di Tindari e del territorio di Patti a siti patrimonio dell’Unesco».
Più che soddisfatta l’ideatrice dell’evento: «Ringrazio – sono le parole di Anna Ricciardi – la gestione del Parco archeologico, diretto dall’architetto Gueli, che ci ha consentito di realizzare questa passeggiata all’interno del sito. Non c’è regalo più bello dell’entusiasmo del pubblico e della cascata di applausi per tutti gli attori e le maestranze che hanno contribuito a realizzare questo progetto, da Cinzia Maccagnano a Elio Crifò, da Stefano Molica a Stefano Marchese, Antonio Silvia e Luca Fiorino, senza dimenticare Diletta Brancatelli, i componenti del Coro Lirico Siciliano, Salvo Nigro, Vincenzo Falcone, Mirko Gullo e tutti i giovanissimi e talentuosi attori che hanno preso parte all’evento».