Tratto dal profilo facebook di Tino Mastrolembo Ventura
Il saluto è sempre triste, l’addio è doloroso.
Tanti sono i ricordi e le circostanze che legano un po tutti a questa famiglia, magari per aspetti diversi. Personalmente ricordo come fosse ieri quando Salà portò al campo il piccolo Walid, aveva 3 anni, e ancora non capiva bene nemmeno l’italiano. Lo misi in campo con i bambini di 6 anni, lui prese per la prima volta la palla e da allora fu subito amore. Ogni allenamento Salà portava la telecamera e noi ci sentivamo come le squadre professionistiche, in attesa di quella giocata del piccolo fenomeno che puntualmente arrivava.
Ricordo con piu tristezza, qualche mese fa, quando arrivò il primo provino importante a Reggio Calabria. Era uno stage riservato ai 2004 ma io con presunzione, volli portare lui, due anni piu piccolo, convinto che potesse far bene. Ebbi ragione io.
Purtroppo Salà, sempre presente, non poté venire con noi per i tristi motivi di salute, ma ci tenne compagnia telefonicamente per tutta la giornata, incredulo alle mie affermazioni che Walid era stato il migliore, che tutti lo avevano applaudito e coccolato.
Ricordo il suo sguardo da bambino emozionato nel prendere per la prima volta il traghetto, lui, di indole movimentata, stranamente incollato mano nella mano con me, quasi impaurito per il mondo che andava a scoprire, intimidito davanti ai bambini piu grandi e già esperti, sorpreso nell’accettare quella maglietta della fiorentina con il numero 69. Eppure lui, non abbandonò il suo eloquente sorriso, andò in campo e con estrema facilità sbalordì chi diffidava del piccoletto con le gambine esili capace invece di dimostrare li quanto amore ha per il calcio e quante gioie darà al suo dolce papà.
Spero di cuore che la fortuna aiuti lui e tutta la famiglia, che abbiano la possibilità di vivere con dignità e gioia in qualsiasi posto si trovino, coscienti del fatto che qui, troveranno sempre persone disponibili, che gli hanno voluto bene e che per sempre li ricorderanno come una bellissima e affettuosa famiglia della nostra comunità.