Messina – Palazzo dei Leoni, incontro formativo sulla legge 32/2019 “sbloccacantieri”

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Relatore il il Prof Franscesco Armenante, dell’Università degli Studi di Salerno.
Si è svolto nel salone degli specchi di Palazzo dei Leoni un incontro formativo sulle “Recenti novità normative e giurisprudenziali in tema di contratti pubblici alla luce del recente decreto legge 32/2019 detto sblocca cantieri” rivolto ai Segretari Comunali, ai R.U.P del MasterPlan, oltre al personale della Città Metropolitana, relatore il Prof Franscesco Armenante, docente in Scienza dell’Amministrazione presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Salerno.
L’evento si inquadra nell’ampia e articolata attività di prevenzione alla corruzione messa in essere dalla Città Metropolitana, all’interno del ruolo di coordinamento assegnatole dalla normativa, e condivisa, attraverso la piattaforma “Comunità di pratiche” con gli Enti del territorio metropolitano.
I lavori sono stati introdotti dal Segretario Generale Avv. Maria Angela Caponetti, che si è soffermata sull’impegno della città Metropolitana nell’attività formativa a supporto dei comuni per favorire politiche di legalità condivise .

Il prof. Armenante con dovizia di particolari e con un approccio operativo ha fornito al pubblico presente un’ampia disamina della materia degli appalti alla luce della nuova normativa supportata dalle recenti posizioni giurisprudenziali
Le novità introdotte al Codice dei contratti mirano ad accelerare i procedimenti di affidamento di appalti di lavori, servizi e forniture.
Tra le novità più significative vi è un ritorno al precedente paradigma normativo, abbandonando la scelta del cosiddetto “soft law” in cui il codice trovava attuazione in linee guida, in “buone pratiche” adottate dall’ANAC, con la nuova disposizione normativa si prevede la presenza di un regolamento che provvederà a disciplinare in maniera vincolante la materia .

La norma prevede inoltre un sistema semplificato gli affidamenti per lavori fino alla soglia di un milione di euro per servizi e forniture fino alle cosiddette “soglie comunitarie”, ovvero circa 140 mila euro per le amministrazioni statali e circa 220 mila euro, per le Amministrazioni locali.
Si tratta di ambiti contrattuali che oggi godono di un regime semplificato, infatti in luogo di una procedura competitiva rigorosa basata su uno schema ed un procedimento articolato, l’affidamento può essere disposto anche previa acquisizione di semplici preventivi.

Tutto questo se da un lato consente di semplificare gli affidamenti, dall’altro, in mancanza di elementi di contrappeso, può alimentare criticità e sospetti circa le modalità di individuazione del soggetto contraente, ed è per questo che nell’attività seminariale è stato dato risalto ai principi legati alla rotazione degli incarichi evidenziando gli aspetti di discrezionalità su cui la stazione appaltante dovrà soffermarsi facendo riferimento ai principi di legalità .
Una ulteriore semplificazione è prevista nella verifica del possesso dei requisiti per contrarre con la pubblica amministrazione da parte degli operatori economici, prevedendo una durata di sei mesi per le certificazioni.

Bisogna necessariamente tenere conto che viviamo in un contesto socio-economico purtroppo caratterizzato dal fatto che spesso talune tipologie di appalto giungono agli onori della cronaca come “affidamenti deviati”
Questo sicuramente non aiuta nel favorire pratiche di snellimento e semplificazione, perché quando c’è semplificazione e snellimento spesso si apre il parco a forma di affidamento che potrebbero essere quantomeno illegittime.

In un conteso siffatto, afferma il prof . Armenante , bisogna garantire la speditezza, ma nel contempo evitare abusi , per questo sono da preferire norme che siano rigorose e vincolanti, ma chiare , piuttosto che norme che siano ispirate ad una semplificazione, ma senza essere ancorate ad alcun paradigma ed essere soggette a plurime interpretazioni che non favoriscono il raggiungimento degli obiettivi.
Questo è il dato pragmatico che emerge da tante esperienze pregresse, ma non siamo in presenza della prima riforma in questo settore, e probabilmente non sarà nemmeno l’ultima.
La giornata ha riscontrato l’interesse dei partecipanti e si è conclusa con una seduta pomeridiana di approfondimento riservata ai RUP del Masterplan.

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