Si è svolto ieri, presso il Circolo PD di Barcellona P.G., un incontro tra la segreteria, il coordinamento ed i consiglieri per fare il punto sulla problematica legata alla stabilizzazione dei lavoratori precari del Comune, avvalendosi del supporto del dirigente sindacale della Cisl Funzione Pubblica di Messina Calogero Emanuele e con il contributo del Segretario Generale della Cisl Tonino Genovese.
Salvina Merlino, coordinatrice del circolo, ha voluto puntualizzare che “l’incontro vuole essere un momento di confronto col sindacato per capire quali soluzioni percorribili possono essere ipotizzate in direzione della totale stabilizzazione di contrattisti ed Asu nonché la riconsiderazione degli atti posti in essere dall’Amministrazione Comunale Materia”.
Emanuele ha fatto una disamina sulla delibera di Giunta Comunale n. 387/2018, relativa all’approvazione del piano del fabbisogno del personale, oggi superata in quanto il piano va aggiornato per il triennio 2019/2021, stante che la prevista programmazione 2018 non è stata rispettata e soprattutto per armonizzarlo alle nuove disposizioni di legge intervenute in materia.
Dall’analisi dei dati riportati in delibera e dalla lettura degli atti contabili, l’Ente ha tutte le condizioni rispetto a tetto di spesa del personale, capacità assunzionali e risorse regionali, per poter dare concorso alle tante auspicate stabilizzazioni.
Purtroppo, l’Ente, avendo aderito al Piano di riequilibrio con accesso al fondo di rotazione, è obbligato a rispettare i parametri ministeriali e, quindi, il rapporto popolazione/dipendenti che viene fissato in un dipendente ogni 147 abitanti che, rispetto ai 41518 abitanti, consente di poter rideterminare una dotazione organica in 285 unità.
Il personale a tempo indeterminato, dalla lettura dei dati, risulta essere di 183 e, quindi, restano vuoti di organico per 102 unità, che riproporzionati per contratti a 24 e 18 ore potrebbero portare alla stabilizzazione di circa 200 unità tra contrattisti ed ASU.
E’ necessario ed urgente che l’Amministrazione riscriva la delibera 387 per aggiornarla con dati reali circa il ricalcolo delle risorse assunzionali, i pensionamenti intervenuti e quelli previsti per il prossimo triennio, le possibile fuoriuscite anticipate, nonché riconsiderare la programmazione anche in ordine ai possibili concorsi interni che, come previsto dalla normativa vigente, erodono risorse e sottraggono posti vacanti.
Cosa fare? E’ necessario dare vita ad un serrato tavolo di confronto politico – amministrativo – sindacale per condividere un percorso che metta in sicurezza l’intera platea dei lavoratori precari in servizio presso l’Ente. Ma bisogna fare “presto e subito” in quanto l’Ente, avendo aderito al Piano di riequilibrio è obbligato ad acquisire il parere della Commissione per la Stabilità Finanziarie degli Enti Locali (COSFEL) presso il Ministero degli Interni e ciò, per esperienze acquisite, potrebbe fare slittare i tempi.
In merito ai rapporti con la COSFEL è auspicabile che il Governo Regionale spieghi meglio la portata delle leggi regionali sino ad oggi approvate e pienamente in vigore, proprio per non lasciare dubbi e spazi di interpretazione che possano inficiare i percorsi intrapresi dei Comuni Siciliani soprattutto per quelli aderenti a Piani di riequilibrio e in dissesto.
L’incontro si è concluso con il saluto del Segretario Generale della Cisl Tonino Genovese, che, per la causa, ha dichiarato la piena disponibilità del sindacato, rimarcando la necessità di accelerare i tempi perché normalizzare il rapporto di lavoro dei circa 200 precari significa anche un indotto per l’economia locale oltre che una serenità per le rispettive famiglie.