Martedì 16 la firma del protocollo internazionale per la valorizzazione del patrimonio fortificato dello stretto

locandina CARTA DI CORFU 3

Si svolgerà domani, martedì 16 aprile, alle ore 16.00 presso il luogo-simbolo di Forte S. Salvatore, gestito dalla Marina Militare, la cerimonia di adesione del Sistema Fortificato dello Stretto al Network Internazionale “Forti che Uniscono – Faro per i Forti”, promosso dalla Marco Polo System di Venezia e finalizzato alla valorizzazione in Rete del patrimonio fortificato e militare nell’area euro-mediterranea.
Pianta dei Forti Umbertini dello Stretto

Ad aderire saranno le Associazioni e gli Enti concessionari che da circa vent’anni si adoperano per il recupero e la valorizzazione dei Forti Cavalli, Puntal Ferraro, Centri, Petrazza, Campone, Serra la Croce, Torre degli Inglesi a Messina e Gullì (Ecolandia) e Poggio Pignatelli sulla costa calabrese, e i Sindaci di Messina, Reggio Calabria, Villa S. Giovanni e Campo Calabro.

Significativa sarà la presenza dei delegati di ICOMOS-ITALIA (Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti), la Federazione Italiana per i Club UNESCO, il Dipartimento P.A.U. dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dell’Azienda Foreste Demaniali e delle Soprintendenze ai BB CC AA di Messina e Reggio.
Alla firma del protocollo, hanno fatto da apripista il prof. Enzo Caruso (per Messina), l’architetto Veronica Calveri e il prof. Francesco Calabrò (per la Calabria), e l’Assessore Carlotta Previte che, con una delibera di Giunta proposta dal Sindaco De Luca, attribuisce al Comune di Messina il ruolo di capofila nella progettazione europea, in sinergia con i Comuni calabresi, i soggetti concessionari, le istituzioni culturali, e con le città fortificate dell’area euro-mediterranea.
La CINTURA di forti che avvolge lo Stretto da sud a nord sulle due sponde, è di fatto simbolo concreto di UNIONE architettonica, storica e ambientale dell’AREA INTEGRATA DELLO STRETTO. “Ciò che è stato costruito per proteggersi dal mondo esterno, diventa motore di dialogo, scambio e sviluppo per i territori.

I forti che uniscono lo fanno in quanto propulsori di idee e azioni che riavvicinano le comunità al proprio patrimonio e diventano luogo d’incontro e scambio di esperienze tra i popoli”.
locandina CARTA DI CORFU (2)

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