Una serata istrionica quella tenutasi ieri sera in Piazza Mercato a Gioiosa Marea e durante la quale Mimmo Mòllica ha presentato il libro “I Racconti di Nonno Ros” (Armenio Editore, 2014), da lui scritto e vincitore del Premio Letterario Nazionale La Capannina 2014.
La presentazione è stata infatti caratterizzata da vari momenti che hanno visto la partecipazione del Sindaco di Gioiosa Marea, dott. Eduardo Spinella, dell’ideatore del Premio La Capannina, prof. Riccardo Ferlazzo, e della bravissima attrice e regista Daniela Spinella, che ha recitato con enfasi e passione una selezione di brani tratti dal romanzo. Inoltre, il gruppo Folk “Il Meliuso” ha accompagnato alcuni dei bambini dell’Istituto Comprensivo di Gioiosa Marea, che sotto la guida attenta della maestra Marisa Ruggeri, hanno cantato stornelli della tradizione gioiosana e la canzone “Guvernu ‘talianu”.
La stessa canzone è stata infine riproposta a chiusura della serata, quando, quasi come fosse il finale di un grande varietà, Mimmo Mollica ha invitato sul palco una parte degli intervenuti alla presentazione per intonare tutti insieme le strofe di questo brano, citato da Dacia Maraini nel suo romanzo “La Grande Festa” (Rizzoli, 2011).
Momento di grande intensità è stato anche l’omaggio che Mimmo Mòllica ha voluto fare a Renzino Barbera (poeta dialettale, attore, cabarettista e umorista siciliano scomparso nel 2009) recitandone alcune poesie fra le quali la notissima “La Scaffa”.
«”I Racconti di Nonno Ross” è un libro di racconti (o se vogliamo, un romanzo) che nasce dalla mia volontà di confrontarmi con la fantasia, di fare un vero e proprio un elogio della fantasia, più o meno come l’esploratore può cercare le sue avventure, di capire, di addentrarsi dentro il suo sogno» ha dichiarato l’autore Mimmo Mòllica durante la nostra intervista, mentre per ciò che concerne la ‘gestazione’ dell’opera ha aggiunto «i tempi di scrittura sono stati ragionevolmente lunghi e ragionevolmente brevi, però non con l’intenzione iniziale di arrivare a questa pubblicazione: è stato un percorso spontaneo poi trasformatosi in un progetto letterario».
Maria Ilenia Crifò Ceraolo