Sono stati realizzati nuovi interventi artistici urbani, su iniziativa promossa dall’assessore alle Politiche Culturali, Federico Alagna, per dare continuità al percorso avviato con DistrArt DiStretto D’Arte Urbana, come disposto con la delibera di Giunta municipale n. 437 del 22 giugno scorso. Il primo intervento “Ulisse e le Sirene” è stato realizzato sulla pensilina della linea tranviaria alla fermata Alighieri (lato mare) dal giovane artista Marco Anna in arte ICS.
L’autore propone una nuova visione dell’incanto omerico per chi passeggia e osserva, un nuovo sguardo per i viaggiatori dello Stretto, uno scorcio iconografico del profondo legame della città con il suo mare.
Il secondo elaborato dal titolo “Non è un sogno” a firma di Amat Cham (coadiuvato da Daniele Battaglia in arte Vis) mette in evidenza argomenti delicati quali l’emigrazione, l’accoglienza e l’integrazione, attraverso la rappresentazione di un legame semplice e possibile. Il giovane, proveniente dal Gambia, presentato dalla Comunità di Sant’Egidio, ex minore straniero non accompagnato, oggi trasferito in altra sede, ha lasciato una traccia, forse indelebile, del suo essere “cittadino” di questa terra.
La terza proposta di Nicolò Amato, firmata NessuNettuno dal titolo “La Casa dei Sogni”, mette in risalto il deposito (altrimenti invisibile) di Mata e Grifone, costringendoci a prenderne atto, con la presenza di figure giganti, importanti e imponenti fondatori della città, così come recita la leggenda. L’autore, nel trascrivere graficamente il loro particolare legame d’amore, coppia mista ante litteram, si pone una precisa domanda: “Ma cosa sognano questi Giganti?”.
La singolare interpretazione sottolinea l’energia del mare e dell’amore, del lungo letargo che viene destato dalla sinuosa balena, che detiene la memoria di tutta la storia umana e del pianeta. Le tre opere sono state selezionate da una commissione composta dal dirigente il dipartimento Cultura, Salvatore De Francesco; dagli esperti del sindaco e componenti dell’assessorato collettivo “Antonello”, Maria Teresa Zagone e Pier Paolo Zampieri; e dai referenti per l’ufficio giovani artisti e per l’arredo urbano, Enrica Carnazza e Santi Denaro.