Regione Siciliana, a Palazzo dei Leoni un’ulteriore tranche di 3 milioni e 793mila euro ma permane la scure del prelievo statale

Palazzo dei Leoni Ato Idrico

Nel 2017 alla Città Metropolitana di Messina la Regione ha trasferito 12 milioni 355mila euro, attivate le procedure per chiedere al TAR del Lazio la sospensione del prelievo forzoso

La Regione Siciliana, con il decreto n. 301/Serv.4 dell’11 ottobre 2017, emanato dall’Assessore per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica on. Lantieri, di concerto con l’Assessore per l’Economia on. Baccei, ha disposto il riparto dell’ulteriore quota parte del contributo regionale 2017 previsto dal comma 1 dell’articolo 2 della legge regionale n. 8/2017.
Si tratta di 25 milioni 230mila 684,44 euro che si aggiungono alla precedente distribuzione di 65 milioni 819mila 315,56 euro, determinando una quota annua complessiva di 90 milioni 50mila euro.
Alla Città Metropolitana di Messina la tranche finale assegnata ammonta a 3 milioni 793mila 458,56 euro che, sommata alla quota di 8 milioni 562mila 113,11 euro già attribuita con il precedente decreto assessoriale del 12 luglio 2017, determina un trasferimento ordinario regionale complessivo per l’anno 2017 di 12 milioni 355mila 571,67 euro.
Si tratta di un forte aumento dei fondi regionali destinati a Palazzo dei Leoni se si pensa che, ai sensi della legge regionale n. 6/97, nel 2014 i fondi trasferiti ammontavano a 1 milione 972mila 332,28 euro, mentre nel 2015 i trasferimenti complessivi furono di appena 1 milione 801mila 547,69 euro e nel 2016 nelle casse di Palazzo dei Leoni fu accreditato 1 milione 841mila 605,33 euro.
Nonostante il notevole incremento, i fondi regionali non saranno in grado di coprire il deficit finanziario che sarà determinato dal prelievo di ben 25 milioni di euro.
La Città Metropolitana di Messina, in tal senso, ha attivato ogni strumento per opporsi alla manovra statale che rischia di mettere in ginocchio l’Ente: i legali di Palazzo dei Leoni, avvocati Callipo e Sfravara, stanno per inoltrare al TAR del Lazio la richiesta di sospensiva del prelievo statale, un’azione legale alla quale si sono già unite con un intervento ad adiuvandum gli Enti di Area vasta di Torino, Salerno, Avellino e Rieti mentre altre Amministrazioni stanno valutando di seguire lo stesso percorso intrapreso da Palazzo dei Leoni.

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