Messina, 07 ottobre 2017
Avevano in casa tutto il necessario per espletare la loro attività illecita di spaccio di sostanze stupefacenti, ma l’intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Messina Centro ha posto fine ai loro intenti. È successo ieri pomeriggio nel quartiere Giostra. I Carabinieri, nell’ambito di un’attività di intensificazione dei servizi antidroga in zona, hanno effettuato un blitz all’interno di un’abitazione dove era stato notato un anomalo via vai di persone che ha fatto pensare agli investigatori che all’interno della stessa potesse essere posta in essere un’attività illecita. L’intuito dei militari della Benemerita ha trovato un positivo riscontro nel pomeriggio di ieri, quando i Carabinieri hanno deciso di entrare nell’abitazione. Alla vista dei Carabinieri i due ragazzi presenti all’interno sono andati subito in agitazione ed hanno tentato di disfarsi di alcuni involucri presenti in casa. Tentativo vano perché i militari dell’Arma li hanno subito bloccati. A seguito di perquisizione domiciliare sono stati trovati in possesso di diversi involucri, per un peso di oltre cento grammi, di sostanza stupefacente del tipo marijuana già essiccata e pronta per essere spacciata, ben tre bilancini di precisione, un macchinario per l’essiccazione della droga, quattro trita erba e decine di tavolette utilizzate per la coltivazione delle piante, con tanto di seme di canapa indiana già piantato.
Alla luce di quanto trovato i Carabinieri hanno proceduto ad arrestare per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti:
1.ROTELLA AKIM, 31 enne pregiudicato di Messina;
2.FABBRI ALESSANDRO, 24 enne pregiudicato di Messina.
I due arrestati, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari in attesa di essere giudicati con rito direttissimo.
Nella tarda mattinata di oggi sono comparsi davanti al Giudice che ha convalidato l’arresto effettuato dai Carabinieri della Compagnia di Messina Centro e, all’esito del giudizio direttissimo, entrambi hanno patteggiato la pena della reclusione di anni 1 e multa di 4.000,00 €, pena sospesa.