Il caso Carlo Meucci, figlio dell’inventore del telefono, sarà al centro del terzo appuntamento di ‘Vestigia Artis’, Rassegna espositiva turistico-culturale, sul tema “Costruzione e decostruzione dell’identità sociale”, in programma sabato 11 marzo 2017, alle ore 17, nel Palazzo del Turismo di Patti (Me)
PATTI (Me) – Si terrà sabato 11 marzo 2017 dalle ore 17, nel Palazzo del Turismo di Patti, il 3° capitolo della Rassegna ‘Vestigia Artis’ – Rassegna espositiva turistico-culturale, sul tema “Costruzione e decostruzione dell’identità sociale” – IL CASO CARLO MEUCCI, incontro-dibattito organizzato dall’Ufficio Turistico Regionale di Patti, in collaborazione al Club “Amici di Salvatore Quasimodo” di Patti a cura di Carmelo Buttò.
Relatori saranno:
• Mimmo Mòllica, autore del volume “Meucci il figlio del… telefono mendicante a Tindari”;
• Ornella Fanzone, editor;
• Caterina Isgrò, docente UTE di Barcellona P.G.;
• Antonino Milici, architteto, dirigente dell’Ufficio Turistico Regionale di Patti, che tratterà Il ruolo dell’identità nello sviluppo turistico del territorio.
Il volume “Meucci il figlio del… telefono mendicante a Tindari (Armenio Editore)” racconta la triste vicenda di Carlo Meucci, figlio dell’inventore del telefono, vissuto nell’indigenza a Tindari (Me), e tumulato nel cimitero di Patti nel giugno 1966. La complicata vicenda, ricostruita e raccontata da Mimmo Mòllica, propone l’attualissima questione dell’identità dei migranti e dei naufraghi, ai quali spetta l’arduo compito di ricostruire la propria identità personale e burocratica. Il libro di Mòllica muove i suoi passi da un gesto di umana pietà e si prefigge di strappare all’oblio dell’invisibilità un essere umano, peraltro discendente da una eccellenza italiana – Antonio Meucci, inventore del telefono – da cui discende pure il giornalista e scrittore Carlo Lucarelli.
Carlo Meucci, come il padre Antonio, fu migrante, naufrago e ‘figlio scomodo’, in un momento della storia dell’umanità, come oggi, fortemente segnato dalle migrazioni, in cui “quella dell’identità non è una questione di secondaria importanza”, al di là del diritto all’identità stessa. Dopo la morte di Antonio Meucci ed Ester Mochi, tornato dall’America e scampato al terribile naufragio, Carlo stabilì la sua residenza in Sicilia, tra Mazara del Vallo, Marsala, Barcellona Pozzo di Gotto, Sant’Agata Militello e Tindari. E sarà in questi Comuni che l’identità del ‘migrante naufrago’ Carlo Meucci verrà trascritta e certificata.
La Rassegna espositiva turistico-culturale “Vestigia Artis”, un approccio al territorio attraverso il percorso percettivo ed emozionale del dipinto, dell’arte fotografica, del testo, del tessuto e del prodotto artigianale, è stata inaugurata nell’aprile 2016 nella sala Michelangelo Mancuso del Palazzo del Turismo di Piazza Marconi a Patti, sede dell’Unità Operativa, incardinata nel Servizio Turistico Regionale di Messina con ‘Il sogno di Adelasia’: esposizione di antichi abiti, di gonfaloni e di riproduzioni fotostatiche di pergamene e del documento cartaceo più antico d’Europa. Dal 16 Aprile al 7 Giugno 2016.
Il secondo appuntamento, Capitolo II. Mediterraneo Eclettico: visioni, memorie, luci, ha ospitato una retrospettiva del Maestro Michele Spadaro, dall’11 Giugno al 29 Luglio 2016.
Patti (Me), 06 marzo 2017