Arti visive e musicali trasformate in opere e messe in mostra a Gioiosa Marea.
Ognuno di noi ha predisposizioni uniche…inusuali, seppur non comuni. Forme d’arte raffigurati e non solo. Con rilevanti aspetti dell’anima. Un’arte che trova spunti di domande, perché completamente nuove.
Ed è quanto è stato presentato a Gioiosa Marea la scorsa estate, presso il Circolo Roma, da una brillante giovane in carriera, alla fine degli studi universitari Cristina Piraino e dal gioiosano Giuseppe Alessandro, partner nella vita e nell’arte. La resina, questo uno dei materiali usati oltre i minuscoli esseri viventi. Sono arti grafiche fatte a penna con “inclusione di resina”.
Per poter comprendere questo tipo di arte è stato utilizzato l’audio…che non spiega quanto esposto…ma da suono ed è come se desse voce alla singola opera.
“Siamo l’inchiostro che scrive ogni giorno una storia diversa sulla nostra Terra. Il battito del nostro cuore, il battito del nostro inchiostro. La parte musicale deve costruirsi in simbiosi con quella manuale e visiva. Il disegno attende gli ultimi segni della penna, la musica si distende nella stabilità di uno spazio profondo”.
Un’arte che seppur non conosciuta a tutti, non si può sottovalutare.
Non si può perché è davvero fuori da usuali schemi.
La filosofia di Cristina è una filosofia d’effetto. Lei parte dalla filosofia dello scarto. Trova il bello ovunque, anche in quelle difettose: “Anche nelle mie resine c’è il tentativo di congelare la bellezza o la ” bruttezza” di alcuni animali che immergo. Gli insetti sono animali repellenti. Io li rendo protagonisti. In tutti i miei lavori cerco l’equilibrio tra repulsione e attrazione. È un’arte di questa terra, ve l’assicuro. Ed incuriosisce parecchio. Per me è stato un momento innovativo di vita…che ha ampliato il mio bagaglio,arricchendo lo di spunti e di riflessione, che diventa confronto. Ed il confronto aiuta. Arte da vedere”.
Giuliana Scaffidi