Fra qualche giorno si espleterà la gara per l’assegnazione della gestione del nostro Cine-Teatro Comunale Beniamino Joppolo. Un luogo che rappresenta parte dell’anima della nostra città. Un contenitore culturale e sociale all’interno del quale si è costruito tanto e si spera di poter continuare a farlo, poiché il teatro rappresenta uno spazio di coesione e condivisione che deve essere difeso e tutelato.
Le associazioni Nuovi Teatri, Contempodanza, Il Sipario, Officina delle Idee, Pfm, I talenti del Sud, Input, Associazione Culturale Tindari, si sono ritrovate insieme ad esprimersi in merito a quella che ritengono una questione di stretta attualità. Queste infatti, salutano favorevolmente il nuovo bando e la gara per l’affidamento del Cine-Teatro comunale Beniamino Joppolo, poiché nel nuovo documento sono contenute la maggior parte delle richieste provenienti dal mondo associativo. Tuttavia sono presenti delle criticità, fra cui l’eccessiva durata della concessione e l’impostazione di fondo che privilegia, ancora una volta, l’impresa commerciale cinematografica a scapito di una visione che trasformerebbe la struttura in uno spazio più fruibile per tutta la cittadinanza.
Le associazioni scriventi si impegneranno affinché s’inauguri nuovamente una stagione positiva per il teatro e le culture nel nostro paese, a partire da una sinergia più accentuata con il gestore e l’amministrazione e dalla definizione partecipata e trasparente delle norme di diritto e di buon senso per la fruizione dei locali in oggetto. Dobbiamo infatti segnalare che negli anni precedenti, quelli che fra di noi si sono trovati ad usufruire della struttura, hanno riscontrato non pochi problemi e difficoltà.
Chiediamo il rispetto ferreo e puntuale da parte del gestore, chiunque esso sarà, delle regole presenti nel bando. Chiediamo la vigilanza precisa e puntuale dell’amministrazione comunale. Chiediamo, quando realizziamo le nostre iniziative all’interno del Teatro Comunale Beniamino Joppolo, pur rispettando le regole prescritte, di poterci sentire a casa nostra. Questo purtroppo non è sempre avvenuto. Speriamo che d’ora in poi qualcosa cambi.
Se infatti, con il vecchio bando e per colpa dell’assenza di un’azione congiunta delle forze sociali, non si era riusciti ad ottenere la chiarezza necessaria nella definizione dell’anima pubblica della struttura di via Trieste, stavolta non dovrà mancare da parte di nessuno l’impegno in tal senso.
Certi di positivo riscontro innanzitutto da parte dell’amministrazione e degli uffici comunali, restiamo disponibili per una interlocuzione costante.
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BRONTE – (18 novembre 2024) – Mai dubitare