E’ una formazione che si snoda durante l’intera stagione artistica. Per i laboratori al Teatro “Mandanici”, che il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto aveva previsto fin dal bando di selezione del direttore artistico, si incrementano gli incontri. La prossima sessione avrà luogo nei tre giorni da lunedì 5 a mercoledì 7 dicembre, dalle ore 16 alle ore 20. Ma gli incontri successivi saranno praticamente subito dopo, dal 12 al 15 dicembre, con lo stesso orario. E dopo una breve pausa per le festività natalizie, a gennaio 2017, da giorno 8 a giorno 10, le altre date.
I laboratori – gratuiti – sono tenuti da Mario Incudine (canto popolare e d’insieme e studio del repertorio), Anita Vitale (improvvisazione e uso della voce nella world music) e Stefania Patanè (impostazione, tecnica vocale e canto jazz), Francesca Incudine (tamburi a cornice del Sud Italia), Giorgio Rizzo (percussioni mediorientali) e Salvo Compagno (percussioni africane e sud americane), Antonio Vasta (zampogne a paru).
Alla fine del percorso laboratoriale si procederà allo studio del repertorio dell’orchestra che porterà alla realizzazione dell’evento finale “Un Canto Mediterraneo”, in cartellone per il 29 aprile 2017.
“Si tratta – sottolinea il sindaco Roberto Materia – della vera scommessa di questa amministrazione comunale. Un modo per offrire ai nostri talenti una opportunità di formazione e una esperienza di palcoscenico guidati da nomi di indiscutibile prestigio, nazionale e internazionale. Un’occasione, insomma, che altrimenti non si sarebbe potuta verificare e che, soprattutto, rappresenta appieno lo spirito con cui il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto ha inteso prendere su di sé l’onore e l’onere della gestione diretta del proprio teatro”.
“Un teatro – aggiunge il direttore Sergio Maifredi – vive al di là dei momenti che il pubblico percepisce come serata di spettacolo: un teatro deve vivere quotidianamente, deve essere costantemente aperto. Il laboratorio teatrale che porterà alla realizzazione di ‘Un Canto Mediterraneo’ questo è: una porta aperta alla città. Abbiamo voluto che fosse un laboratorio gratuito, senza distinzione di età o di particolare preparazione alle spalle. Solo chiediamo un grande impegno, una grande dedizione per far tesoro degli insegnamenti degli ottimi professionisti che fanno da docenti, direttori, registi per questo grande racconto corale”.
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