Riceviamo e pubblichiamo.
Nel discorso commemorativo del 4 novembre Lei ha tra l’altro giustamente ricordato che i caduti, con il loro sacrificio, devono farci riflettere per gli ideali di libertà e di pace che, immolandosi, hanno tramandato alle nuove generazioni, che così potranno mantenere in vita e tramandare una coscienza collettiva sulle radici dell’identità nazionale. La prima foto che allego è ampiamente significativa di questo momento di memoria collettiva che Lei stava trasmettendo, quasi fosse un testimone, ai ragazzi. Il giorno dopo, una folata di vento ha fatto cadere la corona d’alloro, che oggi 11 novembre, dopo ben sette giorni, si trova ancora nella medesima posizione, tra l’indifferenza di tutti e l’incuria di chi avrebbe dovuto provvedere(seconda foto). Chissà cosa stiamo trasmettendo alle nuove generazioni, con i fatti e non solo con le belle parole di rito! Quanto sopra non è semplicemente una “piccolezza”(il vento che fa cadere la corona d’alloro), ma rappresenta un……andazzo patologico: il non vedere le cose che non vanno e l’assuefazione da parte di tutti(Amministrazione e, purtroppo, cittadinanza) a questo stato di cose. E Lei sa benissimo, anche per cultura professionale, che l’ ”obsolescenza “ è quella malattia cronica che non di rado contagia l’Amministrazione, in tutte le sue componenti( gruppo di minoranza compreso), e che non fa più vedere le cose che quotidianamente sono sotto gli occhi di tutti e sulle quali si dovrebbe intervenire; e purtroppo spesso contagia anche parte della cittadinanza. Le assicuro, nessuno non vede più niente, non di rado in buona fede(sono proprio questi i sintomi della “malattia”). Sono certo che le mie parole voleranno via, più o meno come la folata di vento che ha fatto cadere la corona; ma che esempio diamo alle nuove generazioni: incuria, indifferenza, superficialità, ipocrisia, mancanza di spirito di servizio, inefficienza, scarsa organizzazione? O stiamo contagiando anche loro,con una grandissima responsabilità della quale purtroppo non ci rendiamo conto! Colgo l’occasione per ricordarle, con parole non mie ma usate ed abusate dal mondo politico, che il turismo potrebbe essere il primo motore di sviluppo economico del nostro paese(mi pare Lei abbia anche la delega al Turismo). E solo come esempio: che idea può farsi il turista-visitatore di un certo livello, nel vedere il cartello di segnalazione turistica “Monumento ai Caduti” nelle condizioni della foto che le allego(terza foto). Il costo del cartello, solo per notizia, è irrisorio. Probabilmente a molti non interesserà il giudizio del turista, ma alcuni( ed io sono tra questi) se ne vergognano! Ed il Monumento ai Caduti è una delle poche Memorie Sacre del passato che abbiamo a Gioiosa. Diceva Cesare Pavese: Quando un popolo non ha più un senso vitale del suo passato si spegne. La vitalità creatrice è fatta di una riserva di passato.
E la nostra povera Gioiosa, signor Sindaco, si sta spegnendo ogni giorno di più.
Roberto Coletta