A pochi giorni dal terremoto che ha devastato le regioni del centro Italia, crescono le iniziative per sostenere le popolazioni colpite dal sisma. Tra questa l’idea dei musei di donare ai terremotati, gli incassi del fine settimana.
Su invito del ministro del Turismo e dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini, dopo Torino, in Sicilia il primo comune ad avallare la proposta è “Montalbano Elicona”, eletto “Borgo dei Borghi 2015″.
Come annunciato questa mattina su Facebook dal sindaco Filippo Taranto, il comune ha già deliberato sulla questione. L’introito dei biglietti d’ingresso al castello di sabato 27 e domenica 28, andranno ad Amatrice, uno dei “Borghi più belli d’Italia” scomparso tragicamente sotto le macerie, nella notte tra martedì e mercoledì scorso.
Ora più che mai è importante ripristinare e mettere in sicurezza le opere d’arte e come ha ricordato il sindaco Taranto, aiutare chi soffre, perché ha peso tutto: dalla casa agli affetti, più cari. Visitando Montalbano, chiunque potrà sostenere concretamente paesi come Amatrice, un borgo che oltre alla genuinità dei suoi sapori, vantava millenni di storia.
Abitata sin dalla preistoria, Amatrice deve il suo sviluppo agli scambi commerciali che i Romani conducevano lungo la via Salaria. Tuttavia la sua prima attestazione storica risale al 1012 d.C e prima che la tragedia si consumasse, il borgo conservava ancora un impianto duecentesco. Dal corso principale, l’ “antica piazza” partivano 7 vie parallele, due delle quali s’incrociavano ortogonalmente. Nel centro storico, inoltre erano visibili tracce evidenti di fortificazioni medievali, con i resti di Porta Carbonara, Porta San Francesco, Porta Castello e porta Ferrata.
Tra le numerose opere d’arte vi erano, anche la Torre civica risalente al XIII secolo, le torri campanarie del 1400 della chiesa di Sant’Egidio e della Chiesa di Sant’Agostino e la chiesa di San Francesco del 1300, con portale gotico in marmo e due affreschi del XV secolo.
Francesca Bisbano