Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Patti, mentre effettuavano appositi servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione del fenomeno dell’emergenza incendi, in una Contrada del Comune di Patti hanno visto un incendio di notevole proporzione espandersi su una collina. Notando che nei pressi dell’incendio vi era un camion sospetto, hanno proceduto ad osservarne gli spostamenti per verificare se l’autore dell’incendio era il conducente di quel mezzo. Dal posto di osservazione hanno accertato che esattamente nel punto di sosta, poco dopo che il camion riprendeva la marcia, si notavano nascere nuovi focolai. Focolai che da lì a poco si andavano man mano sviluppando in incendi.
I Carabinieri dopo aver allertato il dipartimento dei Vigili del Fuoco di Patti per intervenire sui luoghi teatro dell’incendio, si sono quindi subito messi sulle tracce del camion in questione per poi intercettarlo dopo pochi minuti. Le fiamme hanno interessato e distrutto alcuni ettari di macchia mediterranea e terreno alberato provocando ingenti danni.
Nel corso della perquisizione del mezzo sono stati rinvenuti e sequestrati alcuni strumenti di innesco da fuoco.
Il conducente del veicolo è stato identificato in CALABRESE Antonino, operaio, residente a Patti (ME), classe 1963, incensurato.
L’uomo è stato arrestato per il reato di incendio boschivo.
Lo stesso, dopo le formalità di rito, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Patti, è stato tradotto presso la propria abitazione a Patti in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’odierna udienza di convalida.
Il repentino intervento dei Carabinieri ha consentito non solo l’individuazione del reo ma ha scongiurato l’ulteriore propagazione delle fiamme evitando che l’uomo innescasse ulteriori focolai che avrebbero potuto distruggere aree ben più vaste, mettendo a rischio le abitazioni di quella Contrada.
Una costante collaborazione tra Forze di Polizia e cittadini che collaborano segnalando tempestivamente gli illeciti consentirebbe di arrestare gli autori degli incendi in flagranza di reato (per il reato di incendio boschivo la pena prevista è la reclusione da 4 a 10 anni) ed aiuterebbe sicuramente nel monitoraggio delle zone più a rischio.
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BRONTE – (18 novembre 2024) – Mai dubitare