L’amministrazione comunale di Patti comunica che, questa mattina, si è reso necessario intervenire per l’immediato abbattimento della palma secolare (Phoenix Dactliphera) presente all’interno della Villa Comunale “Umberto I”.
La decisione è stata assunta dal vicesindaco Alessia Bonanno dopo un sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dal dottore agronomo Dario Natoli su richiesta dell’amministrazione comunale. Dalla relazione del tecnico è emerso che la palma, alta 33 metri e piantata oltre 150 anni fa, presenta “la chioma totalmente disseccata con foglie pendule che possono cadere con un pericolo accentuato dall’altezza sotto la sollecitazione dell’azione del vento”. Sempre dalla relazione tecnica si evince che “la non perpendicolarità della palma del tronco, con l’azione del vento provoca un’oscillazione elevata che viene retta bene fino a quando il tronco risulta integro e vegeto, mentre, una volta compromesso, potrebbe creare una rottura del tronco stesso con un’alta probabilità di caduta”.
L’agronomo Dario Natoli ha eseguito due distinti sopralluoghi. Il primo in data 15 giugno dal quale, dall’analisi visiva, si presumeva un attacco da parte del punteruolo rosso con una probabile compromissione del tronco e della parte basale della chioma. Nell’ulteriore controllo svoltosi questa mattina, grazie all’ausilio di un cestello che gli ha consentito una visione della parte superiore della palma, il dott. Natoli ha confermato che “l’apice vegetativo è compromesso definitivamente”. Da qui la necessità di abbatterla.
“A malincuore – ha affermato il vicesindaco Alessia Bonanno – si è dovuto intervenire per tagliare la palma, simbolo della villa comunale “Umberto I” e rimuovere la situazione di pericolo. Nei giorni scorsi è stato dato incarico al dott. Dario Natoli di verificare lo stato di salute e visto il rischio per la pubblica incolumità che è stata prospettata si è dovuto intervenire in maniera drastica”. Nei giorni scorsi è stata anche chiusa al pubblico la Villa per effettuare le dovute verifiche e limitare le situazioni di pericolo dato che l’area è particolarmente frequentata, soprattutto, da bambini.
Il piano ultimo previsto dall’agronomo Dario Natoli non ha lasciato scelte. “Il tronco – ha spiegato il dott. Natoli – a causa dell’azione del punteruolo rosso che ne ha compromesso lo stato vegetativo non è più stabile e, sollecitato dal vento, potrebbe spezzarsi. Vista l’altezza il rischio per l’incolumità pubblica è elevato. Nel tempo – ha aggiunto l’agronomo – erano stati eseguiti interventi preventivi per la sua salvaguardia, ma adesso si è registrata la morte definitiva della gemma apicale. Il taglio della palma, quindi, è stato inevitabile e non più rimandabile”.
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