Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera firmata da circa 15 cittadini gioiosani, inviata il 13 Giugno 2014, al Sindaco di Gioiosa Marea Inviata per conoscenza a: Dirigente 1) Commissariato P.S. Patti – 2) Comandante Stazione Carabinieri, Gioiosa M. – 3) Arpa Dap, Messina (specialisti settore misurazioni inquinamento acustico). Oggetto: Stagione turistica 2014 comprensorio Comune Gioiosa Marea – Tutela cittadinanza dall’inquinamento acustico Tra poco riprenderà la stagione turistica e con essa, purtroppo, l’attività “rumorosa e chiassosa” dei pubblici esercizi (bar, alberghi, lidi, club vari sulle nostre spiagge), che, sia di giorno che di notte, incuranti della nostra salute e dei nostri diritti, tutelati da chiare e specifiche norme di legge, fanno quasi a gara nell’immettere nell’ambiente musica ad un volume altissimo, come se la stessa dovesse raggiungere non tanto la propria clientela, quanto piuttosto tutte le persone presenti nel paese. Tali suoni spesso provenendo da più fonti, si sommano creando ulteriore ed insopportabile disagio tra turisti e residenti. In conseguenza di ciò, ogni estate, suoni molesti oltre ogni criterio di accettabilità e notti insonni, originano proteste, telefonate ai Carabinieri ed al Commissariato, denunce e documenti sottoscritti dai tantissimi malcapitati, inviati al Sindaco, nella speranza che la stagione non tanto turistica quanto piuttosto “chiassosa” finisca presto. Ricordiamo che l’inquinamento acustico è dannoso per la salute e queste sono le leggi e i decreti che regolano la materia: 1) Art.844 CC: punto di riferimento per la valutazione della protezione individuale della persona nei confronti dell’esposizione a sorgenti rumorose; 2) legge 447/95 (legge quadro sull’inquinamento acustico). Costituisce l’apparato normativo in materia e definisce inquinamento acustico: “l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio e disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli eco sistemi….tale da interferire con la fruizione degli ambienti stessi”. 3) Art. 659 del Codice Penale: “Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a trecentonove euro. Si applica l’ammenda da centotre euro a cinquecentosedici euro a chi esercita una professione o un mestiere rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni dell’Autorità”. 4) DPCM n. 215/1999: fissa i valori massimi di emissione sonora consentiti nei locali pubblici o pubblici esercizi ove possono verificarsi condizioni di esposizione al rumore, alla luce delle disposizioni di tecniche di misura introdotte dal D.M. Ambiente del 16.03.1998; individua i soggetti destinatari e le procedure di certificazione e controllo e ne limita i campi di applicazione. Poiché tutte le attività sonore-musicali dei gestori con immissione di suoni all’esterno sono soggette ad attività autorizzative e di vigilanza, invitiamo la S.V. a voler predisporre ogni possibile e proficua azione di sensibilizzazione e quindi di vigilanza, affinché l’ambiente venga protetto da immissioni acustiche nocive per la salute ed il riposo. Quanto sopra, sia perché in una comunità civile le leggi devono essere rispettate sia perché non si debba richiedere continuamente l’intervento degli uffici di polizia in indirizzi, che ovviamente hanno attività più significative da svolgere. Riteniamo inoltre sottolineare che così continuando si trasmette un forte messaggio di inciviltà e maleducazione, molto dannoso per il turismo. Certi di un Suo interessamento, porgiamo distinti saluti.
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A oggi, 30 Giugno, non abbiamo ottenuto nessuna risposta. Forse è un problema che il nostro Sindaco non avverte? Sembrerebbe di si, visto che quanto da noi temuto, si sta verificando, sia sulle spiagge (Lido Albergo Skino), sia in alcune strutture, durante il giorno, ma ancor di più la sera senza limite di orario e con volume altissimo e schiamazzi (incitamento ad urlare). A supporto di quanto sopra detto si aggiunge che la Capitaneria di Porto di Messina – Guardia costiera – Ordinanza n. 44/2000 art.4 comma H, …vieta di tenere in generale apparecchi di diffusione sonora, sulle spiagge e nei lidi. Il mancato rispetto di questa norma renderebbe vana una eventuale richiesta di aiuto da parte di bagnanti in difficoltà.