Nella tarda mattinata di martedì 26 aprile 2016, i carabinieri della Stazione di Messina Tremestieri hanno tratto in arresto Giuseppe SANTAMARIA, pregiudicato messinese classe 1989, resosi poco prima responsabile del reato di tentato omicidio aggravato nei confronti di un 55enne vicino di casa.
Tutto ha inizio intorno alle 11, quando S.S., che in quel momento si trovava nella veranda di casa per effettuare dei piccoli lavori di manutenzione, vede Giuseppe SANTAMARIA aprire il cancello ed entrare con aria evidentemente minacciosa. L’uomo capisce subito che sta per succedere qualcosa e va incontro al giovane, pronto a difendersi da un’eventuale aggressione. Improvvisamente, SANTAMARIA tira fuori un coltello a serramanico, con il quale inizia a colpire furiosamente la sua vittima prescelta con numerosi fendenti, dei quali solo tre vanno pienamente a segno, sia grazie alla pronta reazione dell’uomo, che riesce a schivarne alcuni ed a pararne altri, sia grazie all’intervento dei familiari che, sentite le urla, si precipitano in veranda in suo soccorso.
Un’aggressione cieca, violenta e brutale, che avrebbe senz’altro potuto portare a conseguenze ben più gravi, se qualcuno dei presenti non avesse chiamato il 112 per chiedere aiuto.
La pattuglia dei carabinieri di Messina Tremestieri, che fortunatamente si trovava in zona per effettuare una serie di controlli programmati, è giunta sul posto immediatamente dopo la chiamata ed è probabilmente il suono delle sirene che si avvicinavano che ha indotto il giovane a sospendere le ostilità ed a rifugiarsi all’interno della propria abitazione, distante pochi metri da quella della vittima. La scena che si è presentata agli occhi dei carabinieri intervenuti è stata drammatica: l’uomo aggredito presentava un lungo e profondo taglio che gli attraversava il volto dal sopracciglio destro fino alla parte sinistra delle labbra e perdeva una grande quantità di sangue anche dalla nuca e dalle mani. Tutto intorno, urla e comprensibile agitazione. Per terra, all’interno della veranda, c’era un grosso coltello ancora sporco di sostanza ematica fresca, abbandonato dall’aggressore che, a sua volta, nella violenza delle coltellate inferte si era tagliato ad una mano, lasciando una traccia di gocce di sangue che conduceva alla porta della sua casa, dove era riuscito a rintanarsi appena prima dell’arrivo dei militari. I carabinieri, ai quali nel frattempo si era unita in supporto una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Messina, hanno subito avviato una serrata attività, nel corso della quale – dopo aver fatto trasportare d’urgenza in ospedale l’uomo accoltellato ed aver riportato la calma tra i parenti – sono state raccolte importanti testimonianze sulla dinamica di quanto accaduto, è stato rinvenuto in un’aiuola pertinente all’abitazione un ulteriore taglierino (che era stato portato con sè dal giovane come “seconda arma” e, al pari del coltello utilizzato, gettato nella fuga per disfarsene) e l’aggressore è stato rintracciato e bloccato presso la propria abitazione.
Giuseppe SANTAMARIA è stato quindi tratto in arresto con l’accusa di tentato omicidio aggravato e, dopo le formalità di rito, è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
S.S., invece, è stato medicato d’urgenza presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Policlinico, dove ha ricevuto numerosi punti di sutura a volto, nuca e schiena ed è stato poi ricoverato in prognosi riservata al reparto di Chirurgia Plastica, dove nei prossimi giorni verrà sottoposto ad altri interventi chirurgici.
Restano da chiarire i motivi del gesto, che allo stato delle indagini sembrerebbero legati a pregressi attriti per problemi di vicinato.
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