Nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 febbraio 2016, i carabinieri della Compagnia di Messina Sud, coadiuvati da quelli del Nucleo Radiomobile di Messina, hanno tratto in arresto Domenico MILANESE, pregiudicato messinese classe 1977, per il reato di tentato omicidio ai danni di F.B., messinese classe 1962, scampato per miracolo, poche ore prima, a due colpi di pistola esplosi al suo indirizzo.
Poteva avere conseguenza letali la sparatoria avvenuta nella serata di ieri nella Via Rosso da Messina, quando un soggetto ha esploso due colpi di arma da fuoco verso un 44/enne di Messina in qual momento affacciato al balcone di casa.
Alle ore 19.30 , infatti, mentre il malcapitato si trovava affacciato ad una finestra di casa in via Rosso da Messina, due soggetti a volto scoperto si sono presentati davanti alla sua abitazione a bordo di uno scooter e, mentre il guidatore faceva manovra per dirigere il mezzo verso la via di fuga, il passeggero scendeva e, avvicinandosi di corsa, ha estratto una pistola dalla cintura, ha chiamato per nome la vittima prescelta ed ha fatto fuoco in sua direzione, senza dargli il tempo di capire cosa stesse accadendo e di poter cercare riparo ritraendosi dalla finestra.
Solo grazie al caso, o forse semplicemente a causa di una mira scadente, la vicenda non si è trasformata in tragedia. Infatti, entrambi i colpi hanno attinto il bordo superiore della finestra, a pochi centimetri dalla testa di F.B., che è uscito illeso dall’atto delittuoso consumatosi nei suoi confronti.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina e della Compagnia di Messina Sud, che hanno subito “congelato” la scena per raccogliere ogni elemento di prova. Contestualmente, l’intera zona è stata passata al setaccio, alla ricerca di sistemi di videosorveglianza che potessero risultare utili alle indagini. Ed è proprio grazie alle telecamere che, in tempi rapidi, è stato possibile ricostruire con chiarezza la dinamica degli eventi ed attribuire un nome all’autore del tentato omicidio, ovvero Domenico MILANESE, pregiudicato messinese del 1977.
E’ iniziata così la caccia all’uomo, che è durata incessantemente per alcune ore, dal momento che Domenico MILANESE, dopo il misfatto, si è dileguato rendendosi irreperibile. Le ricerche sono state condotte con un grande dispiegamento di forze, cercando in ogni luogo abitualmente frequentato dall’uomo in fuga fino a quando, a notte inoltrata, è stato finalmente rintracciato a casa di alcuni lontani parenti, dove aveva cercato rifugio.
Quando i carabinieri si sono presentati alla porta, il MILANESE si è nascosto sotto un letto nel maldestro tentativo di sfuggire all’arresto, ma non ha opposto alcuna resistenza nel momento in cui è stato trovato.
L’uomo è stato quindi condotto presso la caserma della Compagnia di Messina Sud e, dopo le formalità di rito, è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, alla quale dovrà rispondere del reato di tentato omicidio. Ad inchiodarlo, anche alcuni accertamenti tecnici effettuati da personale specializzato del RIS di Messina.
Le indagini hanno consentito di appurare anche il movente del fatto. In particolare, nel primo pomeriggio di martedì 23 febbraio 2016, era sorto un violento diverbio per futili motivi tra Domenico MILANESE e F.B., durante il quale i due sono anche venuti alle mani. Il movente del gesto delittuoso verificatosi in serata deve, dunque, essere ricondotto alla volontà di chiudere i conti aperti quel giorno.
Sono tutt’ora in corso le attività dei carabinieri finalizzate all’identificazione del complice che era alla guida dello scooter utilizzato per la sparatoria e non si escludono sviluppi nelle prossime ore.
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