Longi: Il recupero dei grani antichi , problematiche e vantaggi

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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Longi, “Grani Antichi” – I programmi di sperimentazione colturale e recupero dei grani antichi.
Sarà Longi, il 23 gennaio 2016 alle ore 10.00 presso “L’Antico Mulino a Pietra”, ad ospitare il prima tavola rotonda sui “Grani Antichi” come “ Una risorsa per il futuro dei Nebrodi un patrimonio di salute e presidio di biodiversità”.
Sarà il Responsabile dell’Azienda Sperimentale E.S.A. Pietro Faraone ad introdurre le problematiche inerenti questo tipo di coltivazione in Sicilia.
La tavola rotonda di Longi nasce da una “richiesta del territorio”.
I grani antichi di Sicilia  sono circa  50 di varietà  fra grani duri ( perci sacchi, russello, trinacria ,  ecc ecc ) , e grani teneri  (tumminia,  ecc ecc ) ; questi grani hanno un grade pregio, non sono geneticamente  manipolati, sono a basso o bassissimo contenuto di glutine , ma rispetto a quelli normalmente  coltivati anno un sacco di “difetti” ,  rese ha irrisorie, facilmente attaccabili da parassitosi e patologie, problematiche legate alla raccolta meccanica (allettamento ,  ho bassa altezza delle spighe ) ,  non essendo geneticamente  manipolate sono una risorsa  importante per la conservazione  del germoplasma ed una grandissima risorsa  per la biodiversità,  Nino non dimenticare che il comprensorio  dei Nebrodi  è  unico al mondo per quantità (maggior numero di  specie) e qualità  (maggiore diversità  di specie).
Pietro Faraone: “Attorno al settore di che trattasi  si sta formando una bolla speculativa, prima che i coltivatori facciano brutte esperienze il mio dovere di tecnico di  base  è  quello di informare e fare da anello fra la ricerca e la divulgazione”.
A Gioiosa Marea  da diversi anni l’associazione  culturale  “LA SPIGA” di Melo Fonti e famiglia hanno una esperienza pluriennale sulla custodia  del germoplasma  dei grani antichi, di recente anche i fratelli Lembo  (Francesco e Salvatore)si sono uniti alla coltivazione dei grani antichi.
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