I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Milazzo, agli ordini del Maresciallo Aiutante Rocco Fleres, hanno tratto in arresto D. S. , barcellonese 36enne, per tentata rapina a mano armata ai danni della sala giochi “Atlantic City” di Via Dei Mille a Milazzo.
Era notte fonda quando il 36enne, al termine dell’ennesima serata “storta”, dove aveva giocato e perso alle “macchinette” (New Slot) più di 1000 euro decide di commettere un gesto estremo che lo porterà ad essere arrestato per un grave reato. Poco dopo le 04.30 l’uomo, travisato da un passamontagna fa irruzione nella sala giochi, in una mano impugna un grosso coltello da cucina di quasi 30 cm e comincia a urlare ai clienti e a minacciare con l’arma il cassiere. In pochi secondi l’uomo si fa consegnare l’incasso di circa 1000 euro presente in quel momento nella cassa e, sempre sotto la minaccia del grosso coltello, indietreggia per guadagnare l’uscita alle sue spalle. Subito prima che uscisse dalla sala giochi, uno dei dipendenti, assunto proprio di recente per aumentare la sicurezza, con sprezzo del pericolo ne ostacola la fuga tentando di immobilizzarlo. Ne nasce una colluttazione, per fortuna senza conseguenze, al termine della quale il rapinatore perde tutta la refurtiva che aveva in tasca e approfittando della situazione riesce a divincolarsi e a darsi alla fuga a piedi. A quel punto il personale della sala giochi, che intanto era riuscito a riconoscere il rapinatore come uno dei “giocatori abituali”, chiama i Carabinieri del Radiomobile di Milazzo, che in pochi minuti arrivano sul posto. Svelata l’identità del rapinatore, probabilmente resosi conto dell’assurdo e grave gesto perpetrato, ai Carabinieri sono bastati pochi minuti per individuare e bloccare il 36enne e trarlo in arresto in flagranza per tentata rapina aggravata.
Il grave episodio, nonostante l’uso di un’arma e una pericolosa colluttazione, si concludeva senza feriti e con la restituzione dell’intera refurtiva. Aldilà della serietà del reato perpetrato, è particolarmente allarmante il movente che avrebbe spinto il 36enne a un’azione così avventata. Il giovane ha raccontato di aver giocato solo quella sera più di 1000 euro e di passare gran parte delle sue giornate in diverse sala giochi a inserire monete nelle “macchinette” New Slot. Resosi conto della gravità delle sue azioni ammetteva di avere debiti connessi al suo vizio del gioco per più di 20mila euro.
L’arrestato, su disposizione del sostituto procuratore Dottoressa Caiazzo della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, coordinata dal Procuratore Dott. Crescenti, veniva tradotto presso la casa circondariale di Messina Gazzi.
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BRONTE – (18 novembre 2024) – Mai dubitare