Si pensava ad un gesto contro uno dei simboli della cristianità, ma così non era, ed infatti, nella mattinata di oggi, dopo un’intensa serata d’interrogatori e confronti svolti – con un intenso viavai di persone – presso la caserma della Stazione di San Fratello, i carabinieri hanno svelato il mistero che si celava dietro il danneggiamento delle luminarie che sono state poste dall’Amministrazione Comunale, in Piazza Federico II, a corredo dell’albero di natale, con lo scopo di abbellirlo.
Alcuni giorni fa i cittadini avevano fatto un’amara scoperta al loro risveglio verificando che tutte le luci che addobbavano l’albero, del centro, erano state brutalmente divelte e danneggiate inesorabilmente per poi, essere abbandonate là. Il tetro spettacolo di quel brutale sfregio aveva destato più di un moto d’indignazione fra la popolazione e sui social network il dissenso si era levato in modo plenario.
La stessa Amministrazione aveva lasciato trapelare tutto il proprio disappunto per il gesto di cui non si capivano i contorni e che, al di là di ogni valore simbolico, era stato qualificato come inaccettabile perché offendeva il desiderio di festeggiare l’arrivo della festività da parte della cittadinanza.
Tutto ciò aveva indotto gli uomini della Stazione Carabinieri , comandati dal MASUPS Di Garbo Vincenzo, a scendere in campo e, senza risparmiarsi, passare al setaccio ogni angolo del paese per raccogliere indizi o elementi che indirizzassero le indagini.
Fra le tante piste investigative ben presto una si era rivelata prevalente fino ad assurgere ad esclusiva.
Infatti le ricostruzioni dei movimenti e delle comitive di amici che si erano, nella serata del 13, susseguite sulla piazza, permettevano di isolare e focalizzare l’attenzione della Benemerita su un agricoltore di 37 anni, pregiudicato, del luogo che, in stato di ebrezza, poco prima di mezzanotte, era stato visto aggirarsi. La ricostruzione fatta dai carabinieri ha, poi, permesso di cogliere che l’uomo, approfittando dell’assenza sui luoghi di altri, aveva, in preda ad un raptus, scatenato la propria furia contro quelle bellissime luci che ornavano i luoghi, sradicandole e danneggiandole. Quindi, per non farsi attribuire alcuna responsabilità, si allontanava per riunirsi ad altri concittadini presso uno degli ultimi esercizi rimasti aperti a quell’ora.
Le indagini che hanno ricostruito dettagli e, oltre a ricevere il plauso di tutta la comunità, hanno permesso di raccogliere importanti elementi che saranno sottoposti all’attenzione della Procura del presso il Tribunale di Patti a cui l’uomo è stato deferito per danneggiamento aggravato.
I giapponesi sono riusciti a organizzare la “Sagra del pistacchio” a Tokyo
BRONTE – (18 novembre 2024) – Mai dubitare