PER FARE CHIAREZZA SUI FATTI DI IERI E DI OGGI
Le alchimie e le mistificazioni le lasciamo agli altri!!!
“Quando ci si accorge che l’avversario è superiore e finiremo male, si diventi offensivi, oltraggiosi, grossolani. Si passi dall’oggetto del contendere al contendente attaccando la persona. Si tratta di un appello delle forze dello spirito a quelle del corpo o all’animalità. Una regola molto popolare”.
Questo è il 38 stratagemma suggerito da Arthur Schopenhauer nel libro l’arte di ottenere ragione.
Tale modo di agire costituisce, ormai da tempo, il paradigma dell’azione del consigliere di S.Angelo di Brolo Cortolillo che, da fine letterato, si diletta certamente nella lettura delle opere del filosofo tedesco e crede bene di ricorrere al suo insegnamento per tentare, in assenza di altri argomenti, di mistificare la realtà e suggestionare i santangiolesi. L’ennesima riprova è il comunicato diramato a seguito dei fatti accaduti nel Consiglio Comunale del 4 novembre scorso.
Assumendo senza pudore la veste delle vittima, il consigliere Cortolillo riferisce fatti palesemente mistificati e non corrispondenti alla verità.
Ma a queste sceneggiate i Santangiolesi non ci credono più, non cadranno più nella trappola di un soggetto che, assecondato dai suoi supporters, tutti appartenenti al gruppo “Rinascita Santangiolese”, certamente legato da forti sentimenti ma da altrettanto fortissimi risentimenti, da più di due anni sta cercando invano di screditare le istituzioni santangiolesi. Un gioco al massacro perseguito scientemente con esposti, denunce, comunicati e campagne martellanti, con il chiaro obiettivo di passare per vittime. Ma è un tentativo vano perché oramai i cittadini hanno ben chiaro chi sono le vittime e chi sono i CARNEFICI! A dire del Cortolillo nel Consiglio del 4 novembre sarebbero accaduti episodi mai verificatesi nella storia politica santangiolese.
Affermazione che, a tacer d’altro, denota un vuoto di memoria. Ma i Santangiolesi non hanno certamente la memoria corta e non dimenticato le vicende che hanno visto protagonista questo fine personaggio politico, in auge de più di 40 anni sulla scena istituzionale paesana e che non è nuovo a tali artificiose strategie. Come si potrebbe dimenticare quanto accaduto nei lontani anni 2003, 2004, 2005? Come dimenticare che allora il Consiglio Comunale da lui presieduto fu trasformato in una sorta “camera fascista”? Si arrivò al punto che le sedute di quegli anni si dovettero tenere alla presenza continua dei carabinieri e della polizia. Tutti ricorderanno, per esempio, che in quel periodo, da assessore al bilancio, mi veniva negata la possibilità di relazionare compiutamente al Consiglio Comunale in occasione dell’approvazione del Bilancio, al punto tale da costringermi ad imbavagliarmi! Tale modo di agire risulta comprovato dalla varie informative di servizio che le autorità predisponevano per gli organi competenti e possono essere agevolmente verificate.
In quegli anni, sono anche accaduti fatti ben più gravi che hanno avuto grande rilevanza mediatica, certamente agevolati dall’odio politico fomentato da tali condotte. Anche in quel frangente vi è stato il tentativo di manipolare la verità, di far passare le vittime per carnefici. A me non è stato risparmiato nulla. Ho dovuto attendere alcuni anni per avere riconosciuta la mia integerrima condotta di amministratore certificate dalle conclusioni dell’Autorità Giudiziaria!
Mi auguro che quanto sopra riportato possa essere utile a far tornare un po’ di memoria anche a qualche componente dell’attuale minoranza consiliare, nello specifico al Capogruppo Dr. Di Nunzio, allora Sindaco che, certamente, non ha nessun interesse ad assecondare tali comportamenti, soprattutto con colui il quale fu protagonista di quella stagione e artefice della mozione di sfiducia che determinò le dimissioni del Sindaco.
Ritornando all’attualità dei fatti, chiunque abbia il buon senso di rivedere le dirette streaming e le differite del Consiglio Comunale degli ultimi due anni, pubblicate sul sito istituzionale del comune, può certamente farsi una idea dello “Stile” dell’ex Presidente del Consiglio Cortolillo.
Sia da Presidente che, successivamente, da consigliere, non ha mai mancato di offendere con frasi volgari e oltraggiose il Sindaco, i singoli assessori, i consiglieri di maggioranza ed in ultimo l’attuale Presidente del Consiglio Comunale, Nino Bonina.
Quest’ultimo certamente reo di aver fatto saltare il piano del Cortolillo, predisposto con il “bilancino del farmacista”, che prevedeva l’elezione di un altro Presidente del Consiglio e che avrebbe dovuto, ancora una volta, coronare un altro suo capolavoro ribaltonista.
Fallito il progetto, non gli è rimasto altro che dare fondo alla sua arroganza, alla sua inaudita violenza verbale, manifestando il suo netto dispregio per le regole democratiche e di civile convivenza che pure dovrebbero essere basilari per ogni rappresentante istituzionale! Tale copione è andato in scena anche nel Consiglio comunale del 4 novembre. Nella seduta sono stati trattati diversi punti, alcuni propedeutici al punto riguardante il Bilancio di Previsione per l’anno 2015. In effetti proprio sulla trattazione del punto riguardante il Bilancio, come si può notare dalla diretta streaming, è aumentata l’insofferenza del Cortolillo. Insofferenza certamente alimentata anche dal nuovo fatto politico registratosi durante la seduta, ovvero l’abbandono del gruppo di appartenenza del consigliere Giuliano, dichiaratasi indipendente con le motivazioni che sono agli atti.
Un altro colpo alla strategia dell’agognato ribaltone e al possibile INCIUCIO con il gruppo di opposizione che ha innervosito e non poco il consigliere Cortolillo. Ma ciò che gli ha fatto perdere del tutto le staffe è stata la mia relazione sul Bilancio che ha inconfutabilmente smentito tutte le bugie e le malefiche previsioni dallo stesso dichiarate nei consigli del 29 luglio e del 31 agosto. La constatazione che le risultanze del Bilancio che, a seguito del riaccertamento dei residui, certificano il buono stato finanziario del nostro comune, lo ha sconvolto.
Il profeta di sventure ha dovuto prendere atto per l’ennesima volta che l’arte della chiromanzia non gli appartiene. Frastornato dalla verità emersa
dalla mia relazione, dopo l’intervento di un altro consigliere del gruppo di minoranza, ha esordito preannunciando l’uscita del suo gruppo al momento della votazione. Nel frangente ne è scaturita una discussione con il Presidente ed ha abbandonato l’aula inveendo contro tutti e particolarmente contro il Presidente del Consiglio apostrofandolo “VENDUTO”.
Quanto esposto è riscontrabile dalle registrazioni dalle quali si evince che dopo pochi secondi anche il Presidente si era allontanato.
Al che ci siamo tutti recati nel corridoio adiacente l’aula consiliare dove si è registrato uno scontro verbale tra il Presidente ed il Cortolillo.
In tanti si sono adoperati per evitare scontri fisici che non risultano essersi verificati e tra l’altro erano presenti anche due vigili urbani che hanno contribuito a mantenere la calma. Ma non contento, il Cortolillo, attorniato dai suoi supporters, ha continuato a proferire offese nei confronti dei consiglieri comunali di maggioranza, del sindaco e degli assessori, gridando e definendoci tutti “ una massa di idioti e di stronzi”.
Questi i fatti. L’ennesima sceneggiata, la mistificazione di un provocatore che non avendo altri argomenti, è costretto a ricorrere agli insulti ed alle offese personali, perché, questo è quello che rimane da fare “Quando ci si accorge che l’avversario è superiore e finiremo male, si diventi offensivi, oltraggiosi, grossolani. Si passi dall’oggetto del contendere al contendente attaccando la persona. Si tratta di un appello delle forze dello spirito a quelle del corpo o all’animalità”.
Ma io non intendo lasciarmi trascinare in questo vortice. A tutela della mia persona provvederò ad investire della questione le competenti autorità, come già peraltro fatto in precedenti occasioni.
Mentre nell’agire politico mi ostinerò a restare sui fatti, a non scadere nelle offese personali perché, parafrasando sempre Schopenhauer, mostrando con calma a chi è offensivo che ha torto lo si amareggia più che con qualsiasi espressione oltraggiosa. Con calma e senza badare alle offese io tornerò sempre sulle questioni essendo certo che l’intelligenza dei santangiolesi saprà ben discernere il comportamento di chi ha ben operato rispetto ai venditori di fumo.
Sant’Angelo di Brolo, il 07 novembre 2015
Il Vice Sindaco di Sant’Angelo di Brolo
Tindaro Germanelli