Al teatro Beniamino Joppolo di Patti è di nuovo “Scena Nuda”. L’entusiasmante rassegna di teatro e musica, sapiente miscela di sperimentazione e tradizione, torna a stuzzicare il pubblico con un cartellone degno dei più blasonati teatri italiani e internazionali, proponendo spettacoli pluripremiati e artisti di levatura nazionale e mondiale. Una terza edizione che segna la svolta della maturità per l’associazione Filokalòn e per il direttore artistico Michelangelo Maria Zanghì, al lavoro per definire gli ultimi dettagli in vista dell’atteso debutto di giovedì 12 novembre.
Il taglio del nastro è affidato all’amara comicità di “Un uomo a metà”, interpretato dal geniale attore campano Gianluca Cesale (che abbiamo già visto nella prima edizione di “Scena Nuda” in Mamma. Picccole Tragedie Minimali) e diretto da Roberto Bonaventura.
Secondo appuntamento con “Bar”, interpretato da due giganti del teatro europeo: Spiro Scimone e Francesco Sframeli, presenti in tutti i libri di storia del teatro, vincitori del David di Donatello, del Leone d’Oro al Festival d’arte cinematografica di Venezia, di svariati Premi Ubu, Nastri d’Argento di Taormina e European Film Awards. “I loro spettacoli – spiega Zanghì – sono stati rappresentati nei teatri più importanti del mondo; Spiro Scimone è stato, oltre a Pirandello, Fo e Pasolini, l’unico drammaturgo italiano ad aver avuto l’onore di veder rappresentato un proprio testo alla Comedie Francaise di Parigi, ossia la più importante istituzione teatrale d’Europa”.
Per restare nel solco della prosa, altro appuntamento da non perdere sarà “Vina Fausa – In morte di Attilio Manca”. Lo spettacolo è interpretato da Francesco Natoli, Michelangelo Maria Zanghì (che lo dirigerà) e Simone Corso. Quest’ultimo, che è anche l’autore del testo, è divenuto noto nel panorama teatrale italiano per aver scritto “Contrada Acquaviola n. 1”, interpretato da Antonio Alveario (La mafia uccide solo d’estate). “Vina Fausa” affronta la vicenda legata alla strana morte dell’urologo barcellonese Attilio Manca, archiviata ufficialmente come suicidio mentre la famiglia, da anni, si batte convinta che ci sia un’altra verità ben più terribile: l’ombra del boss Bernardo Provenzano.
Poi sarà la volta di Monia Alfieri che proporrà “Diversa Mente”, spettacolo liberamente tratto da “Andorra” di Max Frisch e che affronta i temi dell’emarginazione, degli ultimi, dei diversi.
Di seguito una commedia dai toni forti, “Volevo essere brava”, che affronta con grottesca comicità il tema attualissimo del corpo delle donne: la perfezione, la magrezza e l’ostentata giovinezza prima di tutto. Questo spettacolo è diretto dalla star internazionale Paride Acacia, divenuto celebre in tutto il mondo per aver interpretato Gesù in Jesus Christ Superstar di Massimo Romeo Piparo.
Ma in “Scena Nuda” anche la musica svolge un ruolo di primo piano grazie al fondamentale apporto della musicista Chiara Pollicita.
Quest’anno la kermesse proporrà un primo spettacolo di teatro-canzone, tanto comico quanto commovente, di Oriana Civile e Ciccio Piras dal titolo “Canto di una Vita Qualunque”, che narra di un’esistenza, quella di un uomo di Sicilia nato nei primi decenni del ‘900 e vissuto a cavallo tra due secoli, nonché tra due millenni.
Il Trio de la Mañana ci porterà invece in Argentina con il concerto A suon di Tango: una carrellata dei più bei pezzi di Astor Piazzolla.
Poi toccherà ad una vera e propria istituzione musicale europea: il Gran Coro Lirico Siciliano che, con il suo Ensemble Barocco, ci farà ascoltare le più belle arie e duetti dell’Europa Barocca. “Sono felicissimo della presenza del Gran Coro; è stato molto difficile riuscire a trovare una data libera poiché la formazione è molto spesso impegnata in tournèe internazionali. Proprio adesso si trovano in Cina per un lungo tour”, ha commentato entusiasta il direttore artistico Michelangelo Zanghì.
Infine non poteva mancare la chicca: spazio alla tradizione e alla sicilianità con i cantastorie Fortunato Sindoni e Mauro Geraci che ci proporranno il Recital In Sicilia a Natale si canta.
“Rispetto agli anni precedenti – è il commento di Zanghì – proponiamo spettacoli più fruibili per il pubblico, sebbene di altissima caratura. Abbiamo voluto offrire un teatro che tutti possano comprendere senza essere costretti a lunghe masturbazioni cerebrali: abbiamo, insomma, optato per un Teatro di altissima qualità ma che faccia rilassare e divertire il pubblico oltre a farlo riflettere. Inoltre, per far sì che il teatro non sia un lusso per pochi fortunati, abbiamo deciso di fissare il prezzo dell’ abbonamento a soli 50 €, senza differenza tra un settore e un altro: così facendo, chiunque potrà assistere a uno spettacolo di altissimo valore, pagando soltanto 5,50 € a spettacolo, meno di un film al cinema. Desidero ringraziare tutti quelli che da tre anni mi sono accanto in questo meraviglioso viaggio: gli artisti, le attività commerciali che ci sostengono, il mio fantastico staff: Chiara Pollicita, Franco Zanghì, Maria Concetta Tracea, Maria Melita, Nicola Baragona, Antonio Ferraro e Alessio Barchitta, un grandissimo artista che ci ha donato il suo disegno per il manifesto ufficiale della terza edizione. E in ultimo, ovviamente, voglio ringraziare il nostro pubblico, che ha capito perfettamente la nostra missione, sin qui riuscitissima: riportare il Teatro a Patti dopo anni di oscurantismo”.
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