Anche Gioiosa Marea sfavorevole sul documento di Pianificazione Strategica Sanitaria

manifestazione-piemonte-16

manifestazione-piemonte-16LA CONFERENZA DEI SINDACI DELLA PROVINCIA DI MESSINA HA ESPRESSO IERI ALL’UNANIMITA’ PARERE SFAVOREVOLE SUL DOCUMENTO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA SANITARIA
In merito al comunicato stampa n. 1521, pubblicato ieri, lunedì 28, relativo alla Conferenza dei Sindaci della provincia di Messina, riunitasi per esprimere parere obbligatorio per la verifica della congruenza con gli indirizzi, gli obiettivi ed i vincoli della programmazione sanitaria riferita alla Provincia di Messina, si precisa che il parere sfavorevole è stato espresso all’unanimità da tutti i partecipanti all’incontro. Alla Conferenza, presieduta dal sindaco, Renato Accorinti, hanno preso parte, di persona o per delega, i rappresentanti istituzionali di Acquedolci, Alcara Li Fusi, Brolo, Capo D’Orlando, Capri Leone, Caronia, Castell’Umberto, Castelmola, Castroreale, Ficarra, Furci Siculo, Furnari, Giardini – Naxos, Gioiosa Marea, Leni, Letojanni, Lipari, Longi, Malfa, Merì, Milazzo, Mirto, Mistretta, Monforte San Giorgio, Motta d’Affermo, Naso, Patti, Pettineo, Reitano, Roccalumera, San Fratello, San Marco D’Alunzio, Sant’Agata Militello, Santa Lucia del Mela, Santa Marina Salina, Saponara, Savoca, Taormina, Torrenova, Tusa e Villafranca Tirrena. Di seguito il verbale della Conferenza dei Sindaci, svoltasi ieri a Palazzo Zanca.

Il Documento

Oggi, 28/09/2015, presso i locali del salone delle bandiere, alla presenza del D.s. Dell’ASP dott. Sindoni, e alla presenza
dei sindaci della provincia di Messina, con all’odg ” proposta atto aziendale e dotazione organica dell’ASP di Messina”, valutato il numero legale dei presenti ( 44rappresentaze) come da vigente regolamento ………art…7.
La Conferenza dei Sindaci, presieduta dal Prof. Accorinti Renato, Sindaco del Comune di Messina, richiamandosi ……, dopo ampia ed articolata discussione, in ottemperanza ai compiti previsti dall’art. 3 comma 14 del D.Lgs. n. 502/92, nonché dalla norma regionale, di cui all’ art. 5 della legge n. 5/2009, chiamata ad esprimere parere obbligatorio al fine della verifica della congruenza con gli indirizzi, gli obiettivi ed i vincoli della programmazione sanitaria riferita alla Provincia di Messina, valutata la documentazione e gli atti ad oggi trasmessi da parte dei Direttori Generali dell’ASP ( per quanto di competenza dell’Interland Messinese) e, per il Comune di Messina, da parte del Direttore Generale dell’Azienda Papardo/Piemonte, all’unanimità esprime parere sfavorevole, facendo particolare riferimento (in quanto condizionante le consequenziali applicazioni di Organigrammi , Piante Organiche ed Atti Aziendali) ai tetti di spesa previsti dal D.A. Del 05/08/2015, n. 1380/2015, trasmesso con nota ,dell’Assessore On.le Baldassarre Gucciardi,
n.63308 del 06/08/2015.
Appare chiaro, in questo documento di pianificazione strategica economica, come la decurtazione di ben 12 Mln di €, mediante l’applicazione di artifizi tecnico-contabili (vedi tabella B del D.A. ), sia stata ricavata nella totale assenza di coerenza e verifica dei livelli di performance quali/quantitativi degli ultimi quattro anni di attività delle strutture  sanitarie siciliane e, l’applicazione alla Provincia di Messina, pur se definita nel citato D.A. “Provvisoria”, ha guidato e condizionato le future dotazioni organiche delle tre Aziende Ospedaliere Messinesi. Dalla lettura delle citate piante organiche e delle tabelle dei tetti di spesa di cui al precedente D.A. previsti per le singole Aziende, si evince che la garanzia dei livelli di sicurezza e di qualità , efficienza ed efficacia delle prestazioni e dei servizi sanitari da erogare, alla voce “costo del personale” non risulta omogenea per tutte le provincie siciliane, creando una oggettiva discriminazione e penalizzando, oggettivamente, in particolare modo, la provincia messinese.
Dalla stampa si apprende che, in alcune province, sono già state pubblicizzate 4 mila assunzioni che sarebbero conseguenza della rilettura dei tetti di spesa , di contro , nella nostra Provincia non si potrebbe avere accesso ad alcun tipo di incremento ed integrazione di personale medico e sanitario mantenendo, anzi, peggiorando lo status quo, e fatto ancor più grave, non consentendo un abbassamento dell’età media degli operatori sanitari, insufficienti per numero ed in età avanzata, con un conseguente abbattimento, in attività identificate come usuranti, dei livelli di qualità delle prestazioni di assistenza.
Queste le motivazioni, identificate da questa Conferenza, qui di seguito evidenziate che, in alcun modo, sembrano aver influito sulla “metodologia tecnica” adottata nell’applicazione della decurtazione riservata alla nostra Provincia, e che motivano il parere negativo espresso:

-Inaccettabile la criticità, per il Comune di Messina e per tutto l’interland, conseguente all’applicazione della DDG. n. 602 del 16/09/2015 dell’Azienda Papardo/Piemonte, coerente con gli effetti del citato D.A. n. 1380 in cui viene prevista la decurtazione di 6 Mln di € all’Azienda , e nella quale delibera viene prevista , entro il 1 Novembre pv, la chiusura del
Pronto Soccorso dell’ospedale Piemonte, titolare di 30.000 accessi/anno che, per stessa ammissione del Rettore dell’Universita’ di Messina, non potrebbero essere garantiti, con adeguata tempestività e sicurezza, dal P.S. del vicino Policlinico di viale Gazzi, con conseguente grave condizione di pericolo e carenza di sicurezza nell’emergenza sanitaria per una larga percentuale di abitanti della zona Sud della Città
-Nessuna considerazione della verifica di indicatori come l’indice di attrazione (migrazione attiva) esercitato dai professionisti e dalle strutture della Provincia che, oltre che determinare una condizione di pressione e di intasamento delle nostre liste di attesa, determina un valore aggiunto di circa 5 Mln di € per la Sanità regionale, caratteristica certamente non comune alle altre provincie della Regione
– Nessun riferimento alla eta’ media della popolazione e dell’indice di vecchiaia ( la provincia di Messina e’ al primo posto fra le provincie della Regione (dati ISTAT – Urbistat)
-Nessun riferimento alla qualità e complessità erogata dalle strutture delle varie Provincie, all’indice di occupazione dei
posti letto.
-Nessun riferimento ai costi determinati, raffrontato fra le Provincie e le singole Aziende, nell’utilizzo di farmaci e materiale sanitario e diagnostico per singola giornata di degenza
-Nessun riferimento e risoluzione alle criticità determinate dalle caratteristiche del territorio delle Isole Eolie, così come evidenziato nei documenti allegati alla presente nota dal Comune di Lipari in rappresentanza del distretto socio sanitario D 25 e del Comune di Mistretta, anche in rappresentanza del distretto sanitario di D 29, e del Comune di Sant’Agata di Militello, in rappresentanza del distretto socio sanitario n. 31 In particolare non si tiene conto delle criticità dei collegamenti viari e marittimi e delle caratteristiche orografiche del territorio, con riferimento ad esempio agli ospedali riuniti Mistretta/S. Agata Militello, e dell’Ospedale di Lipari, che non consentono ai cittadini residenti in quei territori di avere assicurata la stessa assistenza sanitaria garantita ai cittadini residenti in altre aree della Provincia. In tal modo, non solo non viene rispettato il dettato costituzionale sul diritto alla salute ma, non si tiene neppure conto dell’accordo Stato Regioni del 30/07/15, relativamente ai punti nascita nelle zone marginali e di difficile accesso.
-Nessun riferimento alle necessità di aree critiche ad alta percentuale di patologie neoplastiche come l’area di Pace del Mela
-Nessuna analisi preventiva delle conseguenze correlate, nell’allineamento dei tetti di spesa identificati alla voce “costi del personale”, con l’applicazione del Decreto Balduzzi
-Oggettiva impossibilità , stante la debolezza delle dotazioni organiche proposte nelle delibere dei DD.GG., di garantire adeguatamente i LEA ( stroke unit, alzheimer, screening oncologici, rete IMA, 118, etc) già previsti dai Decreti Assessoriali.
Per quanto sopra espresso, al fine di meglio definire la problematica oggetto della presente nota, verificando e fornendo dati oggettivi e formali, indicatori di performance ed ulteriori elementi a supporto della richiesta e della necessità che l’Assessore riveda le modalità e gli effetti di cui al citato D.A. n. 1380, confermando il parere negativo espresso da questa Conferenza dei Sindaci della Provincia di Messina, la stessa si riserva di dedicare, in tempi assai brevi, una giornata tecnica di studio, presso la sede del Municipio di Messina, aperta ai rappresentanti della Deputazione messinese, alle OO.SS. ai Direttori Generali delle Aziende e dell’IRCSS della Provincia, agli Ordini Professionali, alle forze politiche ed alle parti interessate, così da condividere elementi formali a difesa della reale condizione di pericolo che sembra determinarsi ed a tutela dell’adeguatezza dei livelli di sicurezza e qualità dell’assistenza sanitaria che ogni sindaco e’ tenuto a garantire nei confronti delle comunità rappresentate.

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