Comunicato Stampa.
Riceviamo e pubblichiamo.
I consiglieri del gruppo di minoranza “Uniti per Gioiosa”, il Presidente del consiglio e i due consiglieri indipendenti, pur di mettere in difficoltà l’Amministrazione Spinella, hanno deciso di penalizzare l’intera comunità spacciando per un provvedimento a favore dei cittadini la proposta di riduzione dell’IMU sulla seconda casa da 0,98 (il massimo previsto dalla legge è 1,06) a 0,76. Aliquota dello 0,98 già approvata fino allo scorso esercizio finanziario anche da quei consiglieri che oggi la modificano a vantaggio sicuramente non delle fasce più deboli. Certamente questa Amministrazione ha da sempre agito tenendo conto delle difficoltà dei contribuenti esentando dal pagamento dell’IMU i proprietari di prima casa sin dalla sua istituzione, approvando con delibera di Giunta Municipale del 14 maggio u.s. l’applicazione al minimo dell’IMU sui terreni agricoli e aderendo ad iniziative per la sua abolizione, non facendo pagare la tassa sui servizi indivisibili (TASI) che avrebbe gravato su tutti i contribuenti indistintamente, non aumentando l’addizionale comunale IRPEF e garantendo servizi importanti come il trasporto alunni, la mensa scolastica a costo zero per le famiglie con basso reddito e i servizi alla persona. E’ evidente che le minori entrate dovute alla riduzione dell’IMU a vantaggio di chi ha due o più case, determineranno certamente un pregiudizio al mantenimento di servizi essenziali il cui costo a carico degli utenti dovrà essere rimodulato colpendo di fatto chi è più svantaggiato. Con buon senso e con molto equilibrio si è riusciti in questi anni, chiedendo un piccolo sacrificio a chi più ha, a garantire servizi essenziali nonostante i pesanti tagli subiti relativamente ai trasferimenti Statali e Regionali (oltre il 50%), si è riusciti a programmare e realizzare interventi di riqualificazione urbana, di pulizia e decoro urbano, lavori per il miglioramento dei servizi idrici e di depurazione e si sono affrontate le tante criticità riscontrate.
La riduzione dell’aliquota IMU sulle seconde case (il 38% dell’imposta viene introitata dallo Stato) e la mancata approvazione della TARI, che mette a rischio lo svolgimento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, non guardano assolutamente agli interessi della comunità, poiché compromettono gli equilibri di un bilancio già difficile per i continui tagli e riduzioni dei trasferimenti agli Enti Locali, oltre che mettere a rischio lavori e interventi già programmati.