Tratto da www.incamminoweb.it
Sabato 31 Maggio, Festa della Visita di Maria alla cugina Elisabetta, alle ore 9.50, dopo un periodo di sofferenza, nella Casa di riposo del Clero a Tindari,ha terminato la sua lunga esistenza terrena facendo ritorno alla Casa del Padre, mons. Antonio Sferruzza, parroco emerito di San Giorgio di Gioiosa Marea. Ieri pomeriggio, a Tindari, nella sua stanza al terzo piano della Casa di riposo del Clero dove si trovava dal 30 aprile scorso, 5 Sacerdoti avevano celebrato la Santa Messa, alla quale, per l’ultima volta, si era unito padre Sferruzza, indossando la stola nel suo letto, divenuto un altare nel quale si consumava la sua esistenza offerta a Cristo in 67 anni di sacerdozio e riuscendo a fare la comunione, anche se non riusciva più a deglutire bene; un bel gesto quello che i suoi confratelli hanno voluto donargli.
Padre Sferruzza era nato a Castelbuono (Palermo) il 14 febbraio 1920; appartenente alla Congregazione dei Figli della Croce (fondata da don Nunzio Russo), fu ordinato Sacerdote il 29 Giugno 1947; dopo 6 mesi dall’ordinazione si recò a San Giovanni Rotondo per chiedere la benedizione del suo sacerdozio a Padre Pio da Pietrelcina (oggi Santo) e durante il colloquio, padre Pio lo benedisse poggiando sulla testa le mani con le stimmate. Mons. Angelo Ficarra, vescovo di Patti, come primo incarico lo destinò quale Vicario Cooperatore a San Giorgio, succedendo, poi a padre Risica nell’incarico di Parroco. Si distinse per lo zelo pastorale e la cura delle anime, specialmente degli anziani e ammalati che visitava puntualmente, recando il conforto religioso.Si spese generosamente per la costruzione della nuova Chiesa di San Giorgio, dedicata allo Spirito Santo (per una felice coincidenza è morto nel secondo giorno della novena allo Spirito Santo in preparazione alla festa di Pentecoste che sarà celebrata domenica 8 Giugno), da lui fortemente voluta e tenacemente realizzata, superando tante difficolta che, talora, sembravano insormontabili, affrontate e superate grazie alla fede nella Divina Provvidenza.Padre Sferruzza, da 25 anni, fu anche un fedele abbonato del nostro giornale che riceveva puntualmente e apprezzava in tutte le sue parti. Nel prossimo numero de «In Cammino» sarà ricordato per la stima e l’affetto dimostrato in questi 25 anni di vita del giornale.La salma di Padre Sferruzza rimarrà esposta nel Salone della Casa di riposo del Clero; domenica 1° Giugno, festa dell’Ascensione del Signore, alle ore 10.30, sarà traslata a San Giorgio, nella Chiesa dello Spirito Santo, dove, alle ore 16, il Vescovo mons. Ignazio Zambito presiederà i funerali.
La salma, al termine delle esequie, sarà tumulata nel Cimitero di San Giorgio, nella Cappella dei Parroci, da lui generosamente fatta costruire e dove hanno trovato collocazione le salme del primo parroco, padre Risica, e l’indimenticato padre Rocco Gerbino, che tantò collaborò nell’attività pastorale con padre Sferruzza.
|