I laboratori di analisi cliniche della Sicilia , le strutture di radiologia, cardiologia, odontoiatria e fisiatria, il giorno 20 marzo, resteranno chiusi.
Si rischia di pagare le conseguenze di un tariffario ministeriali che, in media, riduce del 40 percento i rimborsi alle strutture che erogano prestazioni, costringendo le stesse alla chiusura con perdite di numerosi collaboratori e causando disagi ai cittadini.
La manifestazione nazionale di protesta si svolgerà mercoledì prossimo a Roma al teatro Brancaccio, via Merulana 244, per dire no a un progetto che, se arrivasse in porto, distruggerà la medicina del territorio, alla manifestazione hanno aderito numerose sigle sindacali nazionali e regionali, esponenti politici di tutti i partiti, spiega il presidente di Federbiologi Sicilia, Pietro Miraglia: “..chiediamo che il tariffario venga modificato in un tavolo tecnico Ministeriale e varato il 1 gennaio 2025, per evitare il caos della sanità pubblica e privata accreditata, il Ministero dell’Economia e della Salute devono intervenire per far correggere le tariffe della morte”.
E’ previsto che alla manifestazione partecipino tutte le strutture sul territorio delle varie regioni d’Italia.