Gioiosa Marea – All’ Agriturismo Santa Margherita un convegno sul Fico d’India: innovazioni, bioprodotti e nuove opportunità di mercato.

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Si è tenuto ieri, sabato 9 dicembre, presso “l’Agriturismo Santa Margherita”, un convegno sul Fico d’India: innovazioni, bioprodotti e nuove opportunità di mercato, la storia delle sue origini e della sua simbologia.

Il convegno sul Fico d’India, presso l’Agriturismo Santa Margherita, è stato un evento molto interessante e informativo, dove sono state unite tradizione e innovazione in un contesto sostenibile. Si è parlato delle origini antiche, delle leggende e delle nuove scoperte aggiunge un contesto ricco di storia di questo frutto.
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È affascinante vedere come l’utilizzo del Fico d’India (nopal) stia portando a scoperte innovative e sostenibili, creando un ponte tra la Sicilia e il Messico attraverso l’applicazione della bioplastica commestibile. Questo connubio tra tradizione e innovazione può portare a soluzioni creative e sostenibili per sfide ambientali e industriali.
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Il Fico d’India ha origini antiche, ed è stato coltivato in varie parti del mondo per secoli. La sua diffusione in Sicilia è stata legata alla colonizzazione spagnola e successivamente si è diffuso in altre regioni del Mediterraneo.

Interessante gli interventi degli astanti anche sulla simbologia: In molte culture, il Fico d’India è associato a simbologie positive. Può rappresentare la resistenza e la forza, poiché cresce in condizioni ambientali difficili e ha spine protettive. In alcune tradizioni, è considerato un simbolo di buona fortuna e prosperità.
Tra i partecipanti, il Prof. Mimmo Molica, scrittore e giornalista, che ha vivacizzato il dibattito con le sue attente domande e curiosità, l’Agronomo, Pietro Faraone che ha spiegato , in maniera molto esaustiva, l’aspetto ambientale naturale sulla coltivazione del Fico d’India.
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Nino Molica, organizzatore del convegno, ha sottolineato quanto, oltre al consumo tradizionale del frutto fresco, ci sia molta innovazione nel settore alimentare che coinvolgono il Fico d’India: “..la produzione di marmellate, gelati, birre e persino olio di semi rappresenta un approccio creativo e sostenibile alla valorizzazione di questo frutto”.

Importanti argomenti sono stati trattati dal dott. Cataldo Firrarello agronomo, funzionario direttivo dell’ Ente di Sviluppo Agricolo, responsabile della S.O.P.A.T. , produttore ed esperto internazionale in fico d’india coltura, sulle Bioplastiche Commestibili: “.. l’uso del Fico d’India per la produzione di bioplastiche commestibili è un esempio di innovazione sostenibile. Questo approccio non solo riduce gli sprechi, ma crea anche un materiale biodegradabile e commestibile che potrebbe avere applicazioni interessanti nel settore dell’imballaggio”.

Si è parlato, anche, di approccio innovativo che potrebbe coinvolgere l’utilizzo degli scarti del Fico d’India. Ad esempio, la produzione di biogas o la creazione di fertilizzanti organici possono essere strategie per massimizzare l’utilità di ogni parte della pianta.

La combinazione di storia, leggenda e innovazione rende il Fico d’India un elemento affascinante non solo nella cucina tradizionale, ma anche nel contesto di pratiche sostenibili e nuove scoperte nel mondo moderno. La sua versatilità e adattabilità lo rendono un protagonista interessante in vari settori, dai prodotti alimentari alla produzione di materiali sostenibili.

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