Nella giornata odierna si sono riuniti al Comune di Milazzo i sindaci dei Comuni di S. Lucia del Mela, Condrò, Gualtieri Sicaminò, Monforte S. Giorgio, Pace del Mela, Roccavaldina, S. Filippo del Mela, S. Pier Niceto, Spadafora, Torregrotta, Valdina, Venetico convocati dal sindaco di Milazzo, Pippo Midili per affrontare le criticità esistenti all’ospedale di Milazzo, alla luce delle ultime notizie nelle quali si paventa il ridimensionamento di alcuni reparti e addirittura la chiusura del reparto di ostetricia per la mancata disponibilità di medici a prestare servizio al “Fogliani”.
Dopo aver ascoltato la relazione di Midili, i sindaci hanno preso atto della situazione intollerabile che – hanno detto gli amministratori locali – impone una forte presa di posizione congiunta affinché si registri un cambio di rotta nella gestione del comprensorio tirrenico, da anni penalizzato e mortificato da scelte assunte altrove non solo nel settore della sanità.
Per tale ragione tutti, intervenendo singolarmente, hanno concordato, relativamente alla questione Ospedali, sulla necessità di fare fronte comune nei confronti del governo regionale e dell’Asp, al fine di pretendere tutto ciò che è necessario per assicurare il rispetto del diritto alla salute dei cittadini.
In tale ottica si è deciso di muoversi in una duplice direzione: da un lato una fase propositiva, dall’altro, in caso di perdurante assenza di riscontri, aprire una fase di protesta, decisa e senza sconti. Per nessuno.
Di conseguenza si è concordato di partecipare con una delegazione di sindaci all’audizione in sesta commissione Sanità dell’Ars, richiesta dal sindaco di Milazzo per rappresentare la gravità della situazione e, nel frattempo di richiedere anche un nuovo confronto col direttore generale dell’Asp di Messina per avere chiarezza sulle ragioni della mancata implementazione del personale sanitario al presidio di Milazzo, specie dopo le voci che avrebbero evidenziato il mancato scorrimento delle graduatorie, per la volontà degli aventi diritti a scegliere altre strutture sanitarie, anche per questioni logistiche.
E ai vertici dell’Asp si chiederanno le ragioni per le quali l’Asp ha frenato sugli interventi previsti a Milazzo per assicurare il mantenimento del pronto soccorso anche durante i lavori di implementazione dello stesso che sono ormai prossimi ad iniziare.
“Il vaso è ormai colmo – hanno detto i sindaci – ed è pertanto necessario assumere una posizione forte e decisa, che al di là del colore politico o di qualsiasi altro aspetto, sia finalizzata a dare delle risposte certe ai nostri cittadini per evitare che gli stessi perdano fiducia nei confronti delle istituzioni.
I due incontri a Messina con l’Asp e a Palermo in commissione dovranno essere decisivi per ricevere quei riscontri che occorrono per far sì che questo comprensorio di oltre centomila abitanti, possa fruire di un servizio sanitario nelle strutture di Milazzo e Barcellona efficiente e funzionale e al tempo stesso far comprendere che questa provincia non può essere la prima a subire penalizzazioni.
Troppe le mortificazioni che abbiamo ricevuto in questi anni. Non ci stiamo più. Si apre un fronte nuovo che ci vedrà sempre uniti e compatti, con un unico traguardo da raggiungere: la tutela dei diritti delle nostre comunità”.